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Barcellona, non accolto il ricorso al Tas: nessun mercato fino al 2016

Confermato anche dal Tribunale sportivo la decisione dello scorso 19 agosto in cui si puniva il club nel non poter operare sul mercato per non avere rispettato le norme sui trasferimenti e sulla registrazione dei contratti di alcuni giocatori provenienti dall’estero, tra cui Neymar.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non ci sono novità in casa azulgrana, tutto resta deciso così com'era stato fatto dalla FIFA e dall'Uefa di Michel Platini che ha voluto punire il club catalano per non aver rispettato le normative sul trasferimento dei giocatori ed era stato penalizzato con l'obbligo di non poter operare sul mercato spendendo soldi e acquistando altri giocatori. Da lì, il club spagnolo aveva fatto pronto appello al TAS, il tribunale arbitrale sportivo per cercare di trovare un accordo e chiudere la vicenda senza creare problemi di gestione nelle prossime sessioni di trasferimenti. Ma non è valsa a nulla la motivazione del Barcellona, che è stata respinta in toto, confermando la decisione FIFA. La decisione avversa agli azulgrana era comunque nell'aria e oggi è arrivata l'ufficialità in un comunicato riportato anche dal sito del club catalano in cui si ribadisce il divieto di operare fino al gennaio 2016. La violazione contestata al Barcellona è pesan non avere rispettato le norme di trasferimento dei giocatori secondo le normative vigenti e non aver rispettato nemmeno i tempi per la registrazione dei contratti.

Accuse pesanti che il club spagnolo ha dovuto accettare, comprovate dai fatti. Il Barcellona aveva già impugnato la decisione che era stata emessa dalla Commissione d'Appello della FIFA, pubblicata lo scorso 19 agosto 2014, che aveva imposto restrizioni sul mercato proprio per i motivi sopra ricordati, inerenti soprattutto alla gestione e al tesseramento di giocatori provenienti da altre federazioni, tra cui il brasiliano Neymar.

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