Barcellona, Neymar: “Messi e Cristiano Ronaldo? Forse irraggiungibili”
Anche Neymar tira le somme di un 2014 che lo ha visto protagonista quasi assoluto. Prima nel Mondiale, poi con la maglia del Barcellona, il mondo del pallone ha spesso parlato di lui e lui ha ricambiato tutti i suoi tifosi nel migliore dei modi, giocando sempre al massimo senza risparmiarsi. Un 2014 positivo, anche se macchiato dall'eliminazione in semifinale del Brasile per opera della Germania futura vincitrice del torneo. Un ‘neo' di cui il brasiliano però non ha colpe vista l'assenza forzata dopo l'infortunio patito per colpa di Zuniga, in Colombia-Brasile. E poi l'avventura in Spagna dove Neymar è non solo uno dei tanti campioni che vestono la maglia Barcellona ma anche un fuoriclasse che ogni allenatore sognerebbe di avere nella sua formazione. Che però può e deve crescere ancora come per sua stessa ammissione, visto che Messi e Cristiano Ronaldo sono ancora di un altro livello.
Messi, Ronaldo & co. L'attaccante verdeoro, intervistato da Globoesporte, ha spiegato che il ‘gap' con il portoghese e il compagno argentino c'è e si vede. Nulla di incolmabile ma il divario non lo si può nascondere: "Leo e Cristiano Ronaldo sono di un livello superiore rispetto a qualunque altro giocatore al mondo, è difficile competere con loro. Non so se arriverò mai al loro livello ma io voglio migliorare sempre, superarmi giorno dopo giorno". Per Neymar non è stato immediato nemmeno l'adattamento nel Barcellona, squadra dalle ambizioni uniche e sempre votata a dare il massimo ogni volta che scende in campo, obbligata dalle tanti enormi aspettative che circondano squadra e società: "Ero felice al Santos ma era arrivato il momento giusto per confrontarmi con sfide più grandi. Il 2014 è stato un anno di apprendimento, diviso tra gioie e dolori ma ho imparato tante lezioni".
Flop mondiale. Ovviamente 2014 è anno che fa rima con i Mondiali, e la loro delusione: "La Coppa del Mondo ha rappresentato una grande esperienza, per quella del 2018 dovremo farci trovare ancor più preparati perchè il calcio sta diventando uno sport sempre più competitivo. Il Brasile in calo? Vero, dobbiamo fare dei passi in avanti in ogni settore ed anche in fretta per non restare staccati. La sconfitta contro la Germania è una cosa superata ma che va comunque ricordata con umiltà. E' stato come esser stati sgridati dai propri genitori, l'episodio si supera ma si impara la lezione".