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Barcellona, Iniesta sceglie Verratti: “Sarà lui il mio erede”

Iniesta avrebbe già scelto il suo erede. Blaise Matuidi, centrocampista del PSG, ha svelato che Don Andrés ha un debole per Verratti e vorrebbe portarlo al Barcellona.
A cura di Alberto Pucci
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Nessuno è eterno, nemmeno Don Andrés Iniesta. Il geniale centrocampista del Barcellona presto dovrebbe prolungare per un'altra stagione il contratto con i blaugrana, ma il posto fisso dalla prossima stagione potrebbe non averlo più. Perché l'età avanza e un nuovo acquisto a centrocampo i catalani potrebbero farlo. Iniesta, che naturalmente desidera rimanere nell'ambiente Barça anche quando avrà lasciato il calcio, avrebbe già scelto il suo erede e ai suoi dirigenti avrebbe già fatto il nome di Marco Verratti. Il giocatore italiano piace tantissimo a Don Andrés, che lo ritiene perfetto per il ruolo di playmaker della squadra più titolata degli ultimi dieci anni.

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Che feeling tra Verratti e Iniesta

La passione calcistica di Iniesta per Verratti è cosa nota. Di questo ne aveva parlato pure Matuidi, intervistato da "Le 10 Sport", in tempi non sospetti, e cioè dopo la gara d'andata degli ottavi di Champions tra PSG e Barcellona. Il centrocampista aveva rivelato a tal proposito di aver avuto un breve dialogo con Andrea Iniesta: "Durante una fase di gioco nella quale Verratti era terminato a terra mi sono avvicinato ad Iniesta e gli ho detto che Marco avrebbe potuto diventare il suo erede. "Sì, è quello che penso", mi ha risposto il giocatore del Barcellona".

Verratti, che da anni è uno dei giocatori più ricercati del mercato estivo, ha sempre dichiarato di avere un debole per la formazione catalana e pure per Iniesta. Inoltre in un'intervista alla rivista ‘Undici' il centrocampista della nazionale disse: "Se devo individuare una squadra che gioca secondo il mio modo di vedere il calcio, scelgo il Barcellona. Se invece devo indicare un modello di calciatore, dico Iniesta. Li abbiamo incrociati spesso negli ultimi anni, ed è una squadra che si diverte anche quando perde. Per me, questa è la cosa piu' importante".

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