Barcellona, i soci del club chiamati a decidere per il futuro del Camp Nou (video)
Per alcuni club è una realtà, per altri un sogno irraggiungibile. L'oggetto del desiderio di tutti i presidenti di Serie A (e non) rimane quello di avere la possibilità di usufruire di uno stadio confortevole, all'avanguardia e, magari, anche di proprietà. Una "chimera" che, in Europa, è molto meno difficile da realizzare di quanto si possa pensare. A Barcellona, ad esempio, dopo le emozioni della Champions League, i soci del club catalano saranno chiamati a dare il loro parere in merito al futuro del "Camp Nou": impianto che, con tutta probabilità, verrà ristrutturato e ampliato (fino a 105mila posti) fino a diventare il più grande d'Europa. La decisione finale verrà fuori dal referendum che, la società spagnola, ha organizzato per definire modalità, costi e tempi di una ristrutturazione che si preannuncia storica.
Nuevo Espai Barca – Scartata dal presidente Rosell l'ipotesi di costruire ex novo un altro stadio, il piano di "restyling" del Camp Nou prevede la costruzione di una nuova e avveniristica "facciata" dell'impianto, l'ampliamento dei posti a sedere e nuove opportunità di "business" con spazi commerciali e ristoranti. Il progetto favorirà anche altri sport come il basket (con una arena indoor da 10 mila posti), la pallamano e l'hockey: "Il nuovo Camp Nou – ha dichiarato il vicepresidente del Barcellona, Javier Faus – potrebbe generare circa 35 milioni di ricavi all’anno. Con queste premesse, puntiamo a garantire l’eccellenza finanziaria del club per i prossimi 100 anni". I lavori dovrebbero cominciare nel 2017, per un costo complessivo di 600 milioni di euro.