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Barcellona, Guardiola: “Noi in calo? Cazzate. Bonucci uno dei calciatori preferiti”

Il tecnico dei bavaresi, a margine del pareggio rimediato a Torino, gonfia il petto davanti alla prestazione dei suoi giocatori: “E’ stata una grandissima partita, una delle più belle della mia vita”.
A cura di Alberto Pucci
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Se il risultato finale gli è rimasto sullo stomaco, di certo Pep Guardiola non l'ha dato a vedere. Il suo Bayern Monaco, dopo aver controllato il match e aver segnato due reti, è calato nel finale subendo il ritorno della Juventus di Massimiliano Allegri. L'ultima mezz'ora bavarese è stata, dunque, fatale all'ex allenatore del Barcellona che alla fine della partita si è mostrato più che soddisfatto: "Ciò che conta alla fine è il risultato e infatti tutti parlano del 2-2 finale maturato dopoché i bianconeri hanno tirato tre volte in porta e fatto due gol – ha spiegato Guardiola in conferenza stampa -. Credo che i miei giocatori abbiano fatto una grandissima partita, una delle più belle della mia vita. Non potevamo certo venire a Torino, pretendere di dominare per tutta la gara e magari pensare di vincere 7-0 senza rischiare e senza far mai tirare la Juventus". Onore ai bianconeri e plauso a uno di loro in particolare che l'ex Barça elogia così: "Bonucci è uno dei miei giocatori preferiti, da sempre".

I dati della Opta tracciano il diverso atteggiamento tattico di Juventus e Bayern Monaco
I dati della Opta tracciano il diverso atteggiamento tattico di Juventus e Bayern Monaco

Il ritorno in Germania – Il primo round contro Massimiliano Allegri, tecnico al quale Guardiola ha fatto i complimenti e che (forse) potrebbe anche incrociare nella prossima stagione in Premier League, è dunque finito in parità. Tutto verrà deciso nella notte all'Allianz Arena: "Sarà una bella gara quella del ritorno – ha continuato il tecnico – Il Bayern Monaco non difenderà il risultato alto questa sera. Cosa mi aspetto dalla Juve? Penso che giocheranno a tre dietro e dovremo fare attenzione alla loro grande qualità in fase offensiva". Quella di Monaco sarà una sfida che, secondo Guardiola, andrà giocata più con la testa che con la forza del fisico: "Voi in Italia siete fissati con la condizione fisica, ma per me non c'entra proprio un cazzo. In questi casi conta solo quella psicologica. Questa sera mi sembra che i miei non abbiano avuto problemi e abbiano corso, perciò la questione fisica è l’ultima alla quale penso. Un futuro in Italia? Se mi vogliono, forse…".

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