Barcellona e la “simulazione di gruppo”, per la Disciplinare: “comportamento ridicolo”

E' la prima volta che una intera squadra quasi simultaneamente insceni una simulazione e venga ripresa dalla federcalcio. E' accaduto nella Liga spagnola e il club sotto accusa non è di seconda fascia, bensì il plurititolato Barcellona dei fenomeni del Trindentazo, campione in carica. Che si è macchiato di una condotta definita "ridicola" dalla Federazione in occasione della sfida contro il Valencia in cui si è assistito a lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi della squadra allenata oggi da Cesare Prandelli nei confronti dei giocatori Azulgrana. Atto deprecabile e da condannare – e infatti così è stato fatto – ma che era meno grave di quanto realmente accaduto.

I giocatori del Barcellona avevano esultato per la rete del successo del 3-2 al Mestalla, un match delicato e importante ai fini di una stagione non proprio esaltante degli uomini di Luis Enrique. Una vittoria che ha scatenato la rabbia dei tifosi del Valencia che hanno lanciato in campo oggetti tra cui una bottiglietta che ha colpito Neymar. Ma la situazione ha sfiorato il ridicolo quando tutti i giocatori attorno al brasiliano si sono coperti il volto e la testa come se venissero bersagliati da una grandinata di oggetti mai realmente arrivata. Per ingigantire la situazione, simulando e probabilmente per accentuare la drammaticità del momento in attesa di verdetti disciplinari.

Che sono puntualmente arrivati contro la società valenciana: la multa per il Valencia è stata di 1.500 euro per responsabilità oggettiva nei comportamenti della propria tifoseria che si è macchiata di intemperanze e atteggiamento antisportivo nei confronti dell'avversario. Ma uscirne con la faccia sporcata dalla vergogna è stato proprio il Barcellona, ‘pizzicato' dalla Federcalcio ad avere un atteggiamento "ridicolo": "Il comportamento di alcuni giocatori li ridicolizza e li squalifica da solo" si legge nel comunicato a referto.