Barcellona e il problema Dembélé: dipendenza da videogiochi e cibo spazzatura
E' stato acquistato all'indomani della cessione di Neymar al Paris Saint Gernain e il Barcellona ha investito oltre 130 milioni di euro, ma Ousmane Dembélé non è ancora stato decisivo, anzi. Il giovane attaccante francese è al centro di polemiche feroci per il suo comportamento fuori dal terreno di gioco. Trascorrerebbe le notti davanti alla consolle, tra snack e patatine.

Un problema più che serio perché per questo motivo sarebbe arrivato agli allenamenti in ritardo e di cattivo umore in più di una occasione. Il club l'ha messo sotto osservazione pronto a intervenire duramente: se il giocatore non cambia le sue abitudini, a giugno sarà possibile anche la cessione.
Videogiochi e cibo spazzatura
Per il giovane attaccante 21enne si attendono giorni duri, con il Barcellona che lo controllerà notte e giorno fuori dal campo per capire se le voci attorno alle sue presunte dipendenze da video giochi e alimentazione scorretta siano fondate. Fosse così, Dembélé rischierebbe grosso, fino alla cessione a conclusione della attuale stagione.
Prestazioni insufficienti
L'attaccante esterno francese, arrivato in Catalogna nell'estate 2017 per la cifra monstre di 105 milioni di euro più 40 di bonus, non è ancora un titolare fisso negli schemi di Ernesto Valverde. E ciò preoccupa la dirigenza blaugrana che sul giovane aveva puntato fortissimo. Ma i numeri raccontano una realtà differente: 10 reti realizzate in 36 partite, con una stagione sin qui caratterizzata da 6 centri in 15 apparizioni.
Già escluso, rischia la cessione
Troppo poco per pensare che Dembélé sia un acquisto azzeccato. Al di la delle indubbie caratteristiche tecniche che lo rendono uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale, c'è da capire il suo comportamento fuori dal campo. E' stato già escluso dalla rosa dei convocati nell'ultima partita in Liga, con la sconfitta interna del Barcellona al Camp Nou contro il Betis. E potrebbe essere la prima di una lunga serie.