Barcellona: Dos santos e Vazquez, i nuovi talenti di Guardiola
La squadra di Guardiola vince da 8 partite con percentuali realizzative impressionanti, è ormai diventata l’icona del calcio spettacolo.
Tuttavia, pur rappresentando un ideale estetico ed etico-sportivo, il Barcellona è pur sempre un azienda, costretta a misurarsi con la legge del mercato. Le gestioni trionfali ma dissenate di La Porta hanno creato un forte indebitamento del club. Per questo motivo la società è decisa a rompere un tabù storico, apporre sulla sacra maglia blaugrana un marchio. Questo odioso orpello vale 25 milioni a stagione, un patrimonio a cui un azienda in difficoltà non può permettersi di rinunciare.
Ma non saranno certo questi problemi a rendere a tinte fosche il domani del Barcellona. Il futuro sembra sempre più roseo, anzi verde. Mercoledì sera il Barcellona dei giovani ha schiantato due a zero il Rubin Kazan in Champions league, mettendo in mostra gli ennesimi gioielli appena lavorati dall’oreficeria Barça B, la squadra diretta da Luis Enrique al momento addirittura quarta nella serie B spagnola. Il difensore Fontas (21 anni) e l’attaccante Victor Vazquez (23) hanno segnato le due reti, Thiago Alcantara (19), figlio nato a Bari dell’ex leccese Mazinho, ha diretto il gioco con grande maestria, Bartra (19), soprattutto, e Jonathan dos Santos (20) hanno fatto una buona figura. Dos Santos e Vazquez hanno particolarmente impressionato per la loro maturità.
Il Barcellona si dimostra una fucina di talenti impareggiabile e forse, visti i problemi economici, finanziare questa risorsa sporcando con qualche lettera la sua gloriosa maglia non sembra un peccato mortale