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Barcellona, Dani Alves al vetriolo: “Odio il mondo del calcio”

Duro sfogo dell’esterno brasiliano: “Vivo questo mondo ma non sono a mio agio, dopo il ritiro farò altro”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Dura presa di posizione di Dani Alves nei confronti del mondo del calcio: l'esterno brasiliano, in forza al Barcellona dal 2008 con 363 presenze, 21 reti e 30 trofei all'attivo (19 nazionali ed 11 internazionali), ha esternato infatti tutta la sua rabbia nei confronti del mondo del calcio, sebbene ne faccia parte fin da giovanissimo, quando iniziò a muovere i primi passi con il Bahia.

"Vivo in questo mondo ed ho un ruolo", ha spiegato Dani Alves, "ma non sono a mio agio. Dopo il ritiro sicuramente farò altro. E sarò onesto, non farò l'allenatore. In campo è un'altra cosa, ma quando non gioco non mi diverto. Ho altri interessi, la mia intenzione sarebbe quella di mettermi uno zaino sulle spalle e viaggiare il più possibile", ha aggiunto ancora l'esterno brasiliano, "una vita normale mi annoierebbe. Mi rispecchia il mio modo di vestire, così come la mia auto".

Un'intervista, quella che il brasiliano ha rilasciato agli inglesi del The Sun, che sembra aver spiazzato tutti gli addetti ai lavori. Ma che spiega, almeno in parte, tutte le vicissitudini della scorsa estate quando Dani Alves sembrava in procinto di lasciare il Barcellona. Si pensava infatti che potesse finire al Paris Saint-Germain, che sogna da tempo di schierare un'intera difesa brasiliana (in formazione ci sono già Thiago Motta, David Luiz e Marquinhos, senza dimenticare ovviamente Maxwell), ma alla fine è rimasto al Camp Nou. Forse perché, più che trovarsi una nuova squadra, più probabilmente il brasiliano stava decidendo sul suo futuro con o senza gli scarpini al chiodo: e che, a quanto pare, quando li metterà via non ne farà più parte.

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