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Barcellona, chiesto il processo per Neymar con l’accusa di corruzione

Il caso era stato riaperto a settembre: l’Audiencia Nacional ha chiesto il rito abbreviato per il brasiliano, il padre, il club catalano ed i presidenti Rosell e Bartomeu.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ancora guai giudiziari per Neymar: il giudice José de la Mata ha infatti chiesto che il campione brasiliano venga processato, assieme al Barcellona, all'attuale presidente Bartomeu e quello passato Sandro Rosell ed il padre stesso del calciatore, nell'ambito delle indagini sul trasferimento dell'attaccante dal Santos ai blaugrana avvenuto nell'estate del 2013 e che non smette di creare problemi al calciatore ed al club catalano.

Il magistrato dell'Audiencia Nacional ha richiesto addirittura il rito abbreviato, segno che le indagini avrebbero preso una piega precisa. La denuncia era partita dal DIS, un fondo brasiliano che possedeva il quaranta per cento del cartellino del calciatore, ed è stata raccontata, soprattutto dai giornali spagnoli, in tutte le salse. In un primo momento il caso era stato chiuso, ma a settembre il tribunale ne ha richiesto la riapertura. Le accuse sono di corruzione e truffa per quanto riguarda Bartomeu, Rosell ed il club catalano, mentre per il padre ed il calciatore l'accusa è quella di corruzione.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, nel 2011 Neymar avrebbe firmato un contratto nel 2011 che prometteva 40 milioni di euro in caso di un futuro trasferimento al Barcellona: secondo il giudice, questo avrebbe alterato il mercato libero dei calciatori. "Se l'obiettivo di questo contratto era di alterare il mercato dei calciatori allora è impensabile che Rosell e Bartomeu, i due responsabili, non ne fossero al corrente", spiegano dal tribunale, "Entrambi erano quindi a conoscenza della situazione al momento della firma del contratto". Per Bartomeu e Rosell i giudici avevano in passato anche proposto il carcere come pena, ma ora a rischiare è anche il brasiliano stesso ed il padre. Il caso, insomma, è lontano dall'essere chiuso.

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