Barcellona, altro talento in arrivo: “baby” Gudjohnsen segna già come il padre

La classe non è acqua e, spesso, si tramanda da padre in figlio. Sembra essere questo il caso di Daniel Gudjohnsen, il figlio più piccolo di Eidur: giocatore islandese di 37 anni, oggi al Molde ed ex di Chelsea, Tottenham e Barcellona. E' cresciuto proprio in Catalogna l'ultimo arrivato Dani che oggi, all'età di soli dieci anni, è già riuscito a farsi notare per le sue qualità di piccolo calciatore. Inserito nella rosa del Barcellona Under 12 B, il ragazzino ha segnato un gran gol contro il Matarò: controllo di palla con il destro, finita sul difensore che va a vuoto e botta vincente sul palo lontano. Una piccola magia che ha conquistato un posto nella "top five" dei migliori gol segnati dai ragazzi della "Masia": l'accademia del Barcellona, nel quale vengono allevati e fatti crescere i giovani talenti del futuro.
Di padre in figlio – Daniel Gudjohnsen sembra proprio avere la stoffa di un piccolo fenomeno. Il tutto per la gioia del padre Eidur che, con la maglia del Barça, ha giocato più di settanta partite realizzando una decina di reti e lasciando un buon ricordo tra i tifosi del "Camp Nou". Il piccolo Dani, tra l'altro, è l'ultimo di una piccola stirpe di calciatori dal cognome Gudjohnsen. I fratelli Andri e Sveinn sono anch'essi calciatori, così come lo era suo nonno Arnor che con il padre Eidur ha avuto la soddisfazione di entrare nel Guinness dei primati del calcio. L'episodio, che probabilmente padre e nonno avranno raccontato più volte al piccolo Daniel prima di spegnere le luci e dormire, risale all'aprile del 1996 quando Eidur fece il suo esordio in nazionale (contro l'Estonia) entrando a partita iniziata proprio al posto del padre Arnor. Un fatto unico, entrato nella storia del calcio poiché, mai prima di allora, un padre e un figlio avevano giocato entrambi nello stessa partita internazionale.