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Barcellona all’ultimo respiro, la Supercoppa Europea è blaugrana

Incredibile show nella finale di Tbilisi. Dopo la partenza shock della squadra di Luis Enrique, Immobile e compagni hanno dato vita ad una clamorosa rimonta. Il gol del 5-4 è arrivato al 115esimo minuto, grazie a Pedro. Con questa vittoria, il Barcellona raggiunge il Milan a quote cinque trionfi nella competizione.
A cura di Alberto Pucci
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Difficile immaginare che non esista paradiso, quando in campo scende il Barcellona. Nel bene e nel male. Introdotta dalle note di "Imagine" di John Lennon, Barcellona-Siviglia ha regalato spettacolo in quantità industriale grazie a Leo Messi ma anche grazie all'orgoglio della squadra di Unai Emery. La sfida di Tbilisi, giocata dai campioni d'Europa e dai vincitori dell'Europa League, ha riappacificato il Continente intero con il calcio spettacolo dopo le brutture di alcune amichevoli estive. In attesa dell'inizio della Liga spagnola (e della stessa Champions League), la formazione di Luis Enrique ha dimostrato ancora una volta (e senza Neymar, fermato dagli orecchioni) di essere inavvicinabile dalla cintola in su per qualsiasi squadra. Il Siviglia, che ha inizialmente lasciato in panchina sia Immobile che Konoplyanka, ha però dimostrato al mondo intero che far male ai marziani catalani si può: basta sfruttare la superbia che ogni tanti blocca Messi e compagni e le falle difensive della (quasi) perfetta macchina blaugrana. A decidere le sorti dell'incontro e a siglare il gol del rocambolesco 5-4 ci ha pensato Pedro: l'uomo che, a giorni, lascerà probabilmente la Spagna per giocare nel Manchester United.

Messi Show – Dopo la toccante cerimonia pre gara, ci sono voluti soltanto tre minuti per accendere le luci sullo stadio "Boris Paichadze". Al terzo minuto di gioco, infatti, il Siviglia è passato clamorosamente in vantaggio, grazie ad una splendida punizione di Banega che, dal limite dell'area, ha disegnato una parabola imprendibile per Tre Stegen. Uno a zero per i bianchi di Unai Emery. Un colpo al cuore per i tifosi blaugrana, meno per i giocatori di Luis Enrique che, nel giro di soli 4 minuti, hanno rimesso in equilibrio la contesa grazie, anche questa volta, ad una punizione magica dell'uomo più atteso: Leo Messi. Colpito e sorpreso dopo il vantaggio iniziale, il Siviglia ha cominciato a barcollare davanti al "tiki taka" malefico del Barcellona.

Un possesso palla indiavolato che, al 15esimo, ha generato l'ennesimo calcio piazzato dal limite dell'area: punizione della quale si è incaricato ancora una volta la "pulce" argentina. Spinto dal rumoreggiare del pubblico di casa, Messi ha nuovamente accarezzato il pallone trovando una traiettoria impossibile da prendere per il portiere Beto. Uno-due straordinario che ha tramortito il Siviglia e regalato al pubblico di Tbilisi un Barcellona in versione deluxe. Dopo il gol annullato a Suarez, giunto grazie ad un'azione da "Playstation", e due fiammate orgogliose del Siviglia (al 41esimo Dani Alves rinviava sulla linea, a portiere battuto), il Barcellona batteva il terzo colpo con Rafinha: bravo a deviare da pochi passi l'assist di Luis Suarez.

Subito Suarez – Dopo aver regalato la palla del terzo gol a Rafinha, Luis Suarez si è tolto lo sfizio di comparire nello "score" del match. Al settimo del secondo tempo, grazie ad uno svarione della difesa del Siviglia, Sergio Busquets ha servito a Suarez la palla del 4-1: destro vellutato e quarta gioia catalana. La rete dell'uruguaiano ha preceduto il secondo sigillo dell'undici di Unai Emery. Al 57esimo, infatti, il Siviglia ha trovato un buco nella ragnatela difensiva di Luis Enrique e segnato il 4-2 con il centrocampista Reyes. Attratti dall'idea (quasi impossibile) di riaprire la sfida, i Rojoblancos si sono spinti all'attacco, lasciando spesso l'ex milanista Rami e il suo compagno di reparto in balìa delle folate del Barça.

Le difficoltà difensive, però, si sono viste anche nell'area di rigore del Barcellona. A 19 minuti dalla fine, infatti, Mathieu atterra ingenuamente Vitolo davanti agli occhi dell'arbitro: calcio di rigore e terzo gol del Siviglia, grazie al destro vincente di Gameiro. Il francese, dopo il gol che ha riaperto la sfida, ha rischiato di trovare il clamoroso pareggio sette minuti dopo, quando è arrivato in ritardo di un soffio sull'assist di Coke. A dieci minuti dal termine, Unai Emery ha provato a giocarsi la carta Ciro Immobile. L'ex Borussia Dortmund, alla prima apparizione ufficiale con gli spagnoli, ha subito avuto un impatto incredibile nel match servendo a Konoplyanka la palla del clamoroso pareggio e mandando la contesa ai supplementari.

Emozioni supplementari – Per la mezz'ora aggiuntiva dei supplementari, Luis Enrique ha subito schierato in campo Pedro: probabilmente alla sua ultima partita in blaugrana, prima del trasferimento al Manchester United. Mossa che, alla fine, si è rivelata vincente. La prima parte dell'extra time è stata decisamente più equilibrata e meno frenetica dei novanta minuti regolamentari. Trovato il pareggio, il Siviglia si è arroccato davanti a Beto chiudendo ogni linea di passaggio blaugrana. Un muro invalicabile per il Barça che, anzi, ha rischiato su un tiro di Mariano ben parato da Ter Stegen. A buttar giù i mattoni messi davanti a Beto, ci ha pensato Pedro a cinque minuti dal termine con una zampata letale: tap-in vincente dopo una parata di Beto su punizione di Messi. Un gol che ha fatto scendere i titoli di coda su uno spettacolo entusiasmante. Il Barcellona sorride e alza l'ennesima coppa. Il Siviglia si dispera dopo aver accarezzato l'idea di un incredibile successo.

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