Barça, Iniesta: polpaccio destro dolente. “Ma a Berlino ci sarò”
"Non ci penso nemmeno a saltare la finale". Iniesta aveva risposto così a chi, in conferenza stampa, aveva sollevato dubbi sulle sue condizioni e avanzava l'ipotesi che potesse saltare il match clou della stagione. "Farò di tutto per esserci. Anzi… ci sarò. Provo un po' di dolore, nulla più". E Luis Enrique lo ha incluso nel novero dei 26 convocati: i 23 della prima squadra più 3 ragazzi della ‘cantera' Munir, Sandro e Samper. Ci vuole ben altro per fermarlo e poi non può arrendersi all'idea di dare forfait nel momento più bello e appassionante dopo una lunga cavalcata: il triplete è a un passo, a Berlino Andres può entrare nella storia assieme ai blaugrana. "Abbiamo ottime sensazioni, stiamo bene. Ma non siamo favoriti perché la Juve non è squadra che sa solo difendersi". Il calciatore da temere? Risposta semplice, semplice… "E' Pirlo, fondamentale anche per la Nazionale".
Nessuna lesione al muscolo gemello del polpaccio
Un sovraccarico muscolare al muscolo gemello del polpaccio destro ma non c'è lesione. E' questo l'esito degli esami che Andres Iniesta ha svolto per quella fitta provata nel corso della finale di Coppa del Re con il Bilbao e che l'ha costretto ad abbandonare il match. Controlli più approfonditi hanno così chiarito la reale entità del ‘dolorino' che ha stoppato il giocatore proprio nel momento migliore della squadra. Intanto il centrocampista verrà curato con un trattamento speciale perché possa essere disponibile per l'appuntamento più importante della stagione: è per questa ragione che, attraverso l'ausilio dello staff medico, svolgerà terapie mirate così da arrivare in buone condizioni alla finale di Berlino.
Prevale la cautela
Luis Enrique e lo staff tecnico non si sbilanciano, prevale la cautela e resta comunque il timore che non possa prendere parte alla sfida coi bianconeri. Il centrocampista catalano invece appare molto sereno anche in virtù di una bella notizia: è papà per la seconda volta, d'un maschietto che ha chiamato Paolo Andrea, come annunciato su Twitter.
Il tecnico e i tifosi restano col fiato sospeso, considerata la notevole importanza nello scacchiere tattico di Iniesta e la sua grande esperienza a livello internazionale. Per tenere a bada una Juventus disposta a giocarsi il tutto per tutto servirà anche il migliore Andrés, così da chiudere con la ciliegina sulla torta della Champions una stagione finora trionfale entro i confini nazionali: sì, perché al dominio in Spagna – laddove ha abdicato il Real Madrid fino a causare l'esonero di Carlo Ancelotti – il Barcellona proverà a riaffermare la propria leadership anche in Europa cancellando il ‘brutto' e indigesto ricordo della finalissima tutta madrilena della scorsa edizione. Il prossimo 6 giugno si va a Berlino in quello stadio che evoca dolci ricordi alla tifoseria italiana grazie alla vittoria del Mondiale del 2006. Un Mondiale conquistato a margine dell'estate degli scandali per lo scoppio di Calciopoli.
La vittoria in Coppa del Re
In una serata trionfale per la vittoria (3-1) contro l'Athletic Bilbao (dopo il titolo nella Liga in bacheca va anche la Coppa del Re) c'è stata una nota stonata per il Barcellona ed è stato l'infortunio/risentimento muscolare che ha costretto Luis Enrique a fare uscire in maniera precauzionale Iniesta. Il secondo ‘dioscuro' del centrocampo catalano (l'altro è Xavi che ha annunciato l'addio ai blaugrana) ha dovuto abbandonare il campo per un fastidio al polpaccio destro. Una brutta sensazione, quanto quell'immagine proposta dalle telecamere che ha immortalato il calciatore accomodato in panchina, ad assistere sconsolato al match e con una vistosa fasciatura – con tanto di borsa di ghiaccio – applicata sulla parte dolente.