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Barça in fuga, Mourinho: “Colpa di strani episodi”

Pari deludente del Real contro l’Osasuna, penultimo nella Liga. Il tecnico giustifica il ritardo abissale dai blaugrana con dichiarazioni che alimentano sospetti su presunti favoritismi.
A cura di Maurizio De Santis
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Il rumore dei nemici lo perseguita ovunque vada. In Italia vestiva di bianconero, in Spagna ha sfumature blaugrana. José Mourinho, uno dei tecnici più forti al mondo, non perde il vizio di attaccare gli arbitri (direttamente oppure lasciando trapelare affermazioni sibilline) per giustificare i risultati deludenti della sua squadra. La sua esperienza al Real Madrid, nel tempi del Bernabeu, passerà alla storia più per i fischi presi e il malessere che rimbalza tra spogliatoio e gradinate, che non per le vittorie alla guida dei blancos. E adesso che il Barça è distante anni luce dalle merengues, lo scheletro della sudditanza psicologica (e con esso degli strani episodi accaduti nelle prime giornate di campionato) fa capolino ancora una volta dall'armadio.

L'atteggiamento della squadra è stato sicuramente positivo – ha ammesso Mou a fine gara -. Ma il grande distacco dal Barcellona è dovuto ad alcune cose avvenute nelle prime giornate e di cui non voglio parlare… Poi, quando la differenza in classifica è così ampia, una squadra gioca senza pressione mentre l'altra è demotivata.

Passo falso. Nella 19sima giornata il Real non va oltre lo 0-0 a Pamplona sul campo dell'Osasuna, penultimo in classifica, e incassa anche l'espulsione di Kakà, per doppia ammonizione, evento mai avvenuto da quando il brasiliano gioca in Spagna, nel 2009. L'assenza di Cristiano Ronaldo e l'inferiorità numerica hanno reso davvero povera la manovra della squadra di Mourinho, che a questo punto può davvero dire addio a ogni speranza di recuperare sul Barcellona.

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