Balotelli al Milan: “Sono venuto qui di corsa” (VIDEO/FOTO)

Mario Balotelli è arrivato all'aeroporto di Malpensa alle 16.40, in ritardo sulla tabella di marcia e in compagnia dell'amministratore delegato, Adrian Galliani. La nebbia ci ha messo lo zampino. Lui, però, è abituato ai tackle e sa come saltarli. Sciarpa al collo, sorrisi, clic dei fotografi hanno scandito il suo ‘debutto' in rossonero. "Sono venuto al Milan di corsa. Appena ho avuto la possibilità, sono arrivato". Manchester, sponda Citizens, fa già parte del passato. La nuova avventura (ri)parte dalla Serie A, il campionato che lo aveva lanciato. "Da molto tempo volevo giocare nel Milan, sapevo già che sarei arrivato nonostante quello che scrivevano i giornali – afferma ai microfoni di Milan Channel -. Prima giocavo in altre squadre e non potevo venire (fino al 2007 era dell'Inter). I tifosi stanno impazzendo? Non lo so, devo ancora vedere… Basta che i tifosi mi vogliano bene, se riesco a ricambiare il loro affetto sono a posto. Vengo qui per rifarmi, non ho cominciato la stagione molto bene. ‘Speriamo che queste scelte servano per fare di nuovo grande il Milan".
Galliani, accanto a lui, esibisce la maglia numero 45 destinata al nuovo acquisto.
E' un sogno che si realizza. Lo volevano i nostri tifosi, lo voleva il presidente Berlusconi e lo voleva la società. Rafforziamo molto la nostra squadra. Mario è nei nostri cuori da tanti anni, ci abbiamo lavorato tanto e alla fine ci siamo riusciti.
Caos in ospedale. Attimi di confusione al nosocomio di Busto Arsizio all'arrivo di Mario Balotelli per sostenere le visite mediche. La ressa di tifosi e curiosi ha circondato l'auto con a bordo il giocatore: impossibile parcheggiare di fronte al reparto di Radiologia. La vettura ha raggiunto, a fatica, l'ingresso del Pronto Soccorso: sceso dal veicolo, l'attaccante è stato ‘accompagnato' dalla folla fino all'ascensore. Ad attendere Balotelli c'era anche Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, che lo ha inseguito con la sua troupe per consegnargli il Tapiro d'oro.
