Balotelli squalificato per 3 giornate (VIDEO/DOCUMENTO)

Son tre le giornate di squalifica inflitte a Mario Balotelli dal Giudice Sportivo (leggi qui il documento), proprio come si temeva alla vigilia. Sanzione (il Milan ha annunciato ricorso) adottata "per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Quarta sanzione); per avere inoltre, al termine della gara, nel recinto di giuoco, rivolto ad un Arbitro addizionale un'espressione ingiuriosa". Una parola è poca, due sono troppe… A Mario Balotelli andrebbe insegnato questo vecchio adagio popolare. L'avesse saputo, magari gli sarebbe riuscito di tenere a freno la lingua nella gara di Firenze, evitare l'ammonizione che gli ha fatto scattare la squalifica (automatica) e rischiare anche uno stop più lungo. E' questo il maggior limite dell'attaccante rossonero, talentuoso ma teso come una corda di violino quando in campo gli animi si scaldano. Quel ‘giallo', evitabilissimo, per non aver permesso a Roncaglia di calciare una punizione a metà campo, lo terrà fuori dal big match per il secondo posto contro il Napoli. A peggiorare le cose c'è stato un altro particolare: mentre entrava nel tunnel dello spogliatoio avrebbe rivolto a un assistente dell'arbitro un'espressione del tirpo ‘c…o guardi" . Particolare per il quale (sempre che tutto sia annotato ne referto dei giudici di gara) Super Mario ha beccato uno stop ulteriore, a cominciare dalla sfida con la Juventus (non giocherà nemmeno contro il Catania). Per la serie: ne ferisce più la lingua che la spada.
Punizione severa per l'Atalanta. Tre giornate di squalifica agli atalantini Raimondi e Carmona, una al loro compagno di squadra Cigarini e una anche all'interista Schelotto: sono le decisioni prese dal giudice sportivo dopo l'infuocato finale di Inter-Atalanta. Raimondi, che era stato espulso, è stato squalificato "per avere, al 46′ del secondo tempo, a giuoco fermo, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario senza conseguenze lesive". Carmona, che invece non era stato espulso, è stato punito "per avere, al termine della gara, colpito con un pugno al volto un componente della panchina aggiuntiva avversaria; infrazione rilevata anche da un collaboratore della Procura federale". Aver "spinto con veemenza" un avversario costa un turno di stop a Cigarini, stessa punizione ricevuta dall'interista Schelotto "per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, assunto un atteggiamento aggressivo e intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario, venendo quindi trattenuto dai compagni di squadra".