Balotelli: “Non mi permettono di essere normale ma al Milan sto bene”

Non sarà mai un uomo normale. Lo dice(va) Maradona, lo ripete Balotelli. E se per Diego è insito nel dna, quasi uno scherzo del Karma, per l'attaccante rossonero è questione da genio incompreso. All'anniversario della Fondazione Milan Super Mario arriva in smoking, sorridente, rilassato. Elegante, sciolto abbastanza da concedersi riflessioni intimistiche davanti ai taccuini. "Sono un bravo ragazzo, normale come tanti altri – ha ammesso a SkySport -. Solo che sono in una situazione in cui non mi è permesso essere normale. Devi essere uomo grande, non puoi fare errori e distrarti". Sotto i riflettori, sempre. A torto e a ragione. Per colpa propria, della malasorte e perché la potenza è nulla senza controllo… "Ho tanti occhi addosso ma non me ne frega niente. Dove devo migliorare? Il mio carattere va bene: sono tranquillo, non sono più come quando ero giovane. Non c'è assolutamente niente da cambiare nel mio carattere. Avevo la cresta prima e se la sono fatta tutti, così ho deciso di tirarla via".

Futuro. "Ho sempre detto che penso al futuro prossimo, non a quello lontano. Penso al Genoa, non a gennaio né a maggio, per ora sono contento di essere al Milan".

Mal di gol. "Da 4 o 5 partite non faccio gol e non va bene, ma – ha notato – ci sono partite in cui ho fatto meglio di quando ho segnato. Prima o poi il gol arriva".

Tonico azzurro. "Quando torni dalla Nazionale sei molto tranquillo e fiducioso. Magari ci vai deluso e torni sorridente… il mondiale? Gli italiani devono dire che vincerà l'Italia. Se fanno un sondaggio in Brasile dicono che vincerà il Brasile: in Italia deve essere lo stesso".