Balotelli in gol per riprendersi l’Italia e la Serie A: provaci ancora, Mario
Quattro anni di esilio dalla Nazionale. Mario Balotelli ha spezzato l'incantesimo nell'amichevole più mesta della Nazionale che sa di assistere al prossimo Mondiale solo da spettatrice e deve accontentarsi del testa con l'Arabia Saudita perché in sala sia buio e la pellicola riparta dopo la brusca cesura di novembre scorso contro la Svezia. Non c'è il sold-out, né c'è da aspettarsi il più classico ‘bene, bravi, bis' e sarebbe anche ridicolo pensare che basta una serata a San Gallo (in Svizzera) per ritrovare quel feeling con la maglia Azzurra spezzatosi sotto la gestione Ventura.
La cadute rovinose come i successi clamorosi (e le vittorie mutilate) ci hanno sempre accompagnato anche nella storia calcistica. E' stato così finora pure nella carriera dell'attaccante del Nizza che ha conosciuto fama e successo poi ha preso il talento e l'ha sprecato negli anni migliori assieme alle maglie di Inter, Manchester City e Milan fino a rigenerarsi a Nizza. In mezzo, la brutta esperienza in Coppa del Mondo in Brasile che causò le dimissioni a catena del ct (Prandelli) suo principale fautore e dei vertici della Federcalcio (Abete, ironia della sorte pronto anche a tornare in sella).
Era il 15 giugno del 2014 che non segnava in Nazionale: fece gol all'Inghilterra (5′ st, 2-1) poi sparì dal Mondiale assieme al resto della squadra perché quell'eliminazione balorda non fu solo colpa sua ma ha sempre pagato per la straordinaria capacità di cacciarsi nei guai anche senza far niente.
Roberto Mancini lo ha voluto di nuovo con sé, certo che l'epoca del bad boy è ormai alle spalle e che a 28 anni – paternità compresa – il ragazzo ha messo la testa a posto. Balotelli lo ha ripagato nel migliore dei modi segnando (14° centro in 34 presenze) nella gara d'esordio (propria e del tecnico) al quale è stata affidata la ricostruzione: controllo palla perfetto, finta di corpo a mandare fuori tempo l'avversario poi ha piazzato un destro imparabile alle spalle del portiere arabo. Collaudo positivo? Presto per dirlo, però resta la convinzione che un calciatore delle sue qualità finora è mancato come il pane all'attacco della Nazionale (chissà come sarebbe andata se lo avessimo avuto nei playoff) e alla Serie A. Magari vi tornerà l'anno prossimo e sarebbe "un grande affare" dice il suo procuratore, Mino Raiola. Due tiri, 1 gol, 1 occasione creata in 55 minuti è lo score del nuovo debutto. Provaci ancora, Mario, che forse è la volta buona.