Balotelli e Cavani: il diavolo e l’acqua santa alla corte del Napoli

Sono indissolubilmente uniti dal Dio del Calcio che ha donato loro un talento naturale come pochi, ma sono anche nettamente separati da due caratteri completamente diversi, opposti.
Edinson Cavani e Mario Balotelli da giugno però potrebbero avere anche un altro elemento che li accomuna e li avvicina: il Napoli.
Sempre che Aurelio De Laurentiis non ceda alla tentazione di vendere il Matador al miglior offerente, pronto a pagare la milionaria clausola rescissoria, e voglia contemporaneamente acquistare il Bad Boy italiano in vendita (ma non in saldo) da parte di un Manchester City sempre più esasperato dagli atteggiamenti sopra le righe di Balotelli.
E poi, la clausola pro-Inter con il diritto di prelazione da parte dei nerazzurri su un eventuale ritorno di Balotelli in Italia non permetterebbe prezzi da saldo sul giocatore. Anzi, potrebbe innescarsi anche un'asta al rialzo proprio per superare l'eventuale proposta interista.
Proprio per questo, entrerebbe in gioco la ricerca di liquidità importanti e dunque anche la cessione del Matador che potrebbe permettere al patron napoletano di avere i soldi pronti per acquistare il bomber italiano. E avere un importante avanzo di milioni per puntellare e rinforzare mezza squadra.
Ma se per un attimo proviamo a pensare che ciò possa essere possibile quest0estate, è chiaro che saremmo di fronte ad un mix esplosivo tra due giocatori unici, capaci di indirizzare da soli le gare e che insieme darebbero al Napoli quel ‘quid' in più che mezza Europa incomincerebbe a invidare e a temere. Anche se vivono il mondo del calcio in modo differente. Estremamente diverso.
Edinson Cavani è il tipico campione lontano dai riflettori delle cronache mondane ed extra-calcistiche, Balotelli si ‘nutre' di gossip, eccessi e turbinii di notizie attorno alle sue gesta sportive e nella vita privata.
E ultimamente accade spesso, grazie a prestazioni sempre più convincenti di un giocatore che dopo la tripletta rifilata in campionato alla Roma, si può vantare anche di essere il nuovo capocannoniere della serie A.
Giocatore splendido, autentico trascinatore in campo, cannibale dell'area di rigore, autentica bestia nera delle difese avversarie. Tanto quanto schivo, riservato e timido fuori dal rettangolo di gioco.
L'opposto di SuperMario, autentico Bad Boy del calcio internazionale, genio e sregolatezza, "mela marcia" che però rimane dal fascino intatto, tanto che da quando al City le porte gli si sono chiuse, tutti sono pronti a ingaggiarlo anche a peso d'oro.
C'è chi dice che si debba affidare ad uno psichiatra, ad un coach motivazionale, ad un supporto psicologico. Fatto sta che chi non ce l'ha lo pretende e chi ce l'ha – malgrado tutto – non lo cede volentieri.
Tante le intemperanze che l'hanno fatto conoscere al mondo.
Da quella famosa maglia nerazzurra lanciata a terra a San Siro in un dopo Inter-Barcellona di Champions League, ai calcioni rifilategli da Francesco Totti in Coppa Italia, fino agli atteggiamenti sopra le righe in Azzurro e con la maglia del City. Dove ha toccato l'apoteosi della sua ‘follia' con la lite in allenamento con Roberto Mancini, suo padre putativo che oramai ha gettato la spugna, fallendo nel tentativo di far maturare Mario in modo definitivo anche e soprattutto come persona.
Dall'istinto naturale del fuoriclasse, Balotelli rappresenta l'anti-Cavani: sempre al centro delle cronache mondane e non, di intrecci di mercato, di amore-odio con dirigenti, allenatori, presidenti e procuratori. Una vita ‘spericolata' vissuta al limite dei suoi soli 22 anni che spesso l'ha portato sull'orlo del precipizio con il rischio di perdersi per strada.
Il sogno di Napoli – Cosa succederebbe se a Napoli arrivasse Balotelli e non partisse Cavani?
Mazzarri festeggerebbe, visto che l'italiano è visto – giustamente – come eventuale parte integrante dell'uruguagio. E potrebbe trasformarsi anche in uno specialissimo ‘mental coach' di cui, in Inghilterra, hanno detto debba rivolgersi SuperMario. Sarebbe comunque, una situazione stimolante, una sfida importante da vincere laddove i colleghi di Inter e City hanno fallito.
Dopotutto è stato lo stesso Matador a rompere gli indugi confermando che gli piacerebbe avere Mario come compagno di squadra e reparto, anche perchè Balotelli a Napoli avrebbe moltissime porte aperte e sarebbe subito amato dai tifosi.
Se si ascoltano le parole di De Laurentiis, la musica non cambia: in squadra ci sarebbero due big che si integrerebbero in campo e potrebbero completarsi anche fuori. Sempre che Balotelli prenda esempio da Cavani e l'uruguagio continui a fare il Matador tranquillo.
Impossibile?
Se si raggiungessero determinati traguardi probabilmente no.
E allora perchè non sognare?