Balotelli a Sky: “Non capite niente di calcio”
A Roma non ha fatto un tiro in porta, ha sbagliato tutto. La partita di Mario Balotelli è stata una delle peggiori della stagione, suggellata dal nervosismo mostrato su calcio di punizione (quando sembra prendersela con Montolivo e con Taarabt) e poi dalle spiegazioni chieste a Seedorf per la sostituzione. "Non capisci niente di calcio", dice a Giancarlo Marocchi che a Sky, nel dopo gara, gli rimprovera eccessiva staticità in campo. "Top player io? Lo dite voi, io sono un calciatore normale che deve crescere. È stata una gara normale, non sono riuscito a fare gol ma non c'è nulla di strano". E' teso quanto scontento per la prestazione e a Boban e Panucci risponde così. "Non avevo capito all'inizio la mia sostituzione, ma poi si è chiarito tutto. A nessuno piace perdere, ci sta il nervosismo. Quando il Milan vince è sempre merito di Mario, quando il Milan perde è colpa di Mario. E poi dite che sono un patrimonio del calcio italiano… non serve a niente dire queste cose qua". Più tardi, nel cuore della notte, posterà un messaggio sul proprio account ufficiale di Twitter: "Mamma mia, divido l'Italia in due… ma quasi tutto l'estero è unito con me". E' l'anticamera dell'ennesimo addio a fine stagione? Chelsea, Paris Saint Germain, Monaco le squadre accostate al suo nome in questi mesi. Raiola, il suo agente, vede e provvede.
Serataccia. Spocchioso, sembrava dire ‘ma guarda con chi mi tocca giocare'. Serata durissima per l'attaccante rossonero all'Olimpico, cominciata con i cori offensivi del pubblico ("Balotelli pezzo di m…" oppure "Balotelli figlio di p…") e conclusa con l'allenatore che lo richiama in fretta in panchina (al suo posto entrerà Pazzini) al 23simo della ripresa. Pjanic gioca, salta avversari come birilli, regala magie. Balotelli sbuffa, sputa, se la prende con i compagni di squadra. Entrambi andranno al Mondiale, questione di sfumature.
Seedorf getta invece acqua sul fuoco. "Potevo tenerlo in campo accanto a Pazzini, ma poi ho scelto di toglierlo. Non mi ha detto niente di che, è tutto okay. Non era nervoso, veniva da settimane positive… non è riuscito a segnare, ma non è successo nulla. Anche con Taarabt si è già chiarito… succede di dirsi qualcosa in campo, ma l'importante è che quando succede poi dopo si risolva tutto". Il futuro? Eccolo… "So per quale motivo sono stato chiamato e continuerò a dare il massimo". Non posso parlare per la società. Dovete chiedere al signor Galliani perché sta in silenzio".
