Balotelli a 200 km/h: solo una multa, perché ha evitato il ritiro della patente
Perché a Mario Balotelli non è stata sequestrata l'auto nonostante viaggiasse a 200 km/h sulla propria Ferrari? L'attaccante del Nizza ha smentito le ultime notizie sulla vicenda in un video: "Peccato, l'Italia non cambia mai. Non è vero che andavo a quella velocità. Si sta bene in Francia, molto bene". Eppure, poche ore prima, era trapelata una versione differente dei fatti: il calciatore, che tra una settimana sarà a Napoli per l'andata dei playoff di Champions, aveva chiesto scusa agli agenti che lo avevano fermato ammettendo di non essersi accorto di aver pigiato un po' troppo il piede sull'acceleratore: "Veramente stavo andando a 200 all’ora? Scusatemi, con questa macchina è un attimo raggiungere quelle velocità…".
Così Balotelli ha evitato il ritiro della patente
Questa volta l'ex milanista è stato fortunato poiché ritiro della patente e mancato sequestro della ‘Ferrari F12 berlinetta' non è dovuto a negligenza né a un trattamento di favore: gli agenti di polizia, non essendo dotati di autovelox, non hanno potuto sottrargli la licenza di guida (come spiegato in un articolo di OmniAuto). Diversamente, a Balotelli avrebbero contestato la violazione dell’articolo 142 del Codice della Strada, comma 9 bis:
Chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 821 euro. Taglio di 10 punti-patente. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi.
Ammenda di 84 euro e decurtazione di 5 punti
Super Mario – inseguito e fermato nell'area di servizio di Limenella, nel Padovano – se l'è cavata in calcio d'angolo… ovvero, con una sanzione amministrativa più morbida: in base all'articolo 141 ha ricevuto un'ammenda di 84 euro (pagata subito perché il suo bolide aveva targa straniera), la decurtazione di 5 punti dalla patente.
In Inghilterra prendeva 3 contravvenzioni al giorno, totale di 11 mila euro
L'ex milanista non è nuovo a situazioni del genere: nel 2011, ai tempi della sua permanenza al Manchester City, toccò una media poco lusinghiera di 3 contravvenzioni al giorno per un totale di circa 11 mila euro di multa. A Milano è stato spesso pescato in divieto di sosta mentre addirittura a gennaio del 2015 si vide recapitare una cartella esattoriale di circa 10 mila euro per infrazioni commesse e non pagate.