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Bale-CR7, a Lione va in scena il duello delle stelle

La semifinale fra Portogallo e Galles è soprattutto la sfida fra le due icone del Real Madrid. Ronaldo ha un po’ deluso all’Europeo, Bale ha trascinato i Dragoni verso la storia. Nella Liga, però, le gerarchie sono diverse.
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“Il talento è un'enorme distrazione”. Attira l'attenzione ma, come ha detto il ct gallese Chris Coleman, da solo non basta. Nemmeno se ti chiami Gareth Bale o Cristiano Ronaldo. Diventati amici dopo qualche storia tesa, hanno vinto tutto a Madrid e scritto un bel pezzo di storia in Nazionale. Bale ha segnato in tutte le gare del girone, primo a riuscirci dai tempi di Baros e Van Nistelrooij (2004), e trascinato il Galles in semifinale al primo tentativo. CR7 è il faro del Portogallo, vuole che la squadra giochi per lui e attraverso lui, ha convinto (ed è un eufemismo) il riluttante Moutinho a battere il rigore contro la Polonia. Ma è stata più la Seleçao a trascinare lui in semifinale. Al gran duello fra il più ricco e il più pagato al mondo.

Euro 2016 – A parte la doppietta all'Ungheria, Ronaldo ha sbagliato un penalty contro l'Austria e mancato due gol facili contro la Polonia. Ha giocato più di Bale (510 minuti contro 443), che però ha segnato una rete in più. Eppure, il portoghese tira quanto nessun altro (39 conclusioni in 5 partite, di cui solo 10 in porta), con una percentuale realizzativa del 5,6%. Bale conclude meno e meglio, 13 tiri nello specchio su 20, e ha già piazzato due gol decisivi su punizione sulle cinque provate. CR7, invece, ne ha battute invano 10, e fanno 41 in carriera fra Europei e Mondiali. Bale dribbla anche significativamente di più, 34 contro 9, ma Ronaldo ha creato il doppio delle occasioni, 8 a 4, con in più un assist vincente.

Ronaldo e Bale: le prestazioni a confronto nei quarti di Euro 2016
Ronaldo e Bale: le prestazioni a confronto nei quarti di Euro 2016

Amici rivali – Da avversari si sono affrontati cinque volte, quando Bale giocava al Tottenham. Risultato: quattro vittorie di CR7 e uno 0-0, con passaggio del turno del portoghese ai rigori. Proprio il passato comune in Premier, ha detto il gallese, l'ha aiutato ad ambientarsi al Real Madrid. “Devi avere spirito di squadra” ha spiegato, “nessuno può giocare da solo però, se sei un attaccante, un po' di egoismo serve”. Quest'anno, Ronaldo ha vissuto una stagione decisamente più intensa, 3183 minuti giocati in campionato a fronte dei 1738 del gallese, fermato da un infortunio, con 35 gol segnati a 19: la media, però, è la stessa (uno ogni 91 minuti). Ronaldo ha tirato ben 227 volte, decisamente più di Bale che per questo registra una percentuale realizzativa più alta (23,5% contro il 15,4% di CR7). Praticamente indistinguibile il contributo dei due nella costruzione del gioco: Ronaldo ha servito un assist in più, 11 a 10, Bale invece ha completato appena più passaggi (79,9% a 79,4%) e più dribbling (46.6% a 46.4%. Ma un elemento resta, al di là dei numeri e delle parole. Quando in campo c'è anche Ronaldo, Bale segna 0,42 gol a partita; quando non c'è, ne realizza 0,93.

Le statistiche di Bale e CR7 nella Liga 2015-2016
Le statistiche di Bale e CR7 nella Liga 2015-2016

Real, tre approcci – I tre allenatori che hanno potuto guidarli entrambi al Real hanno usato tre approcci diversi per farli convivere. Ancelotti li schierava sulle due fasce con Benzema di punta. In genere li invertiva, faceva giocare il mancino Bale a destra e Ronaldo a sinistra, perché tagliassero verso il centro cercando la conclusione in porta, permettendo anche le sovrapposizioni di Marcelo e Carvajal. Benitez, invece, nelle poche settimane in cui ha avuto a disposizione un Bale integro e in condizione, lo vedeva come trequartista alle spalle della punta per massimizzare il suo potente tiro dalla distanza. In quella posizione, però, si è ritrovato spesso a ricevere palla spalle alla porta e in molti casi la teneva troppo a lungo togliendo così fluidità allo sviluppo complessivo del gioco. Non ha avuto certo più successo nemmeno l'idea di schierare Ronaldo da centravanti: toccava pochi palloni, non riusciva a puntare i difensori in velocità nello spazio come avrebbe voluto, e la frustrazione era sempre più evidente.

Rivoluzione Zidane – Con Zidane cambia tutto. Nelle grandi occasioni, come in finale di Champions League, il francese disegna un 4-3-3 con Bale forzatamente a destra e Ronaldo che parte a sinistra ma, ormai evoluto in un attaccante più canonico rispetto all'esuberanza giovanile, gioca più vicino alla porta avversaria e ha bisogno di meno tocchi per concludere l'azione. Quando Bale, Ronaldo e Benzema, Zidane chiede al gallese di rientrare si più in fase di non possesso e sceglie spesso Casemiro, fondamentale contro l'Atletico, per mantenere l'equilibrio e creare una sorta di 4-1-4-1 i fase di non possesso.

Cosa porta Ronaldo – Ronaldo è il giocatore del Duemila. Ha curato una dote naturale con un'ossessività e una dedizione in grado di stupire anche Ancelotti che lo considera il miglior attaccante del mondo. Ha gestito il talento e modificato come nessuno il suo modo di stare in campo per raggiungere l'obiettivo di una vita: essere il migliore di tutti. Non bastano le dote innate per arrivare a segnare più di 50 gol totali, in tutte le competizioni, per sei stagioni di fila. Non bastano a mantenere una media fra 6,3 e 7,8 tiri di media a partita quando nessun altro, nella Liga, è arrivato a 6 nelle ultime due stagioni. Ha limato tutti i suoi movimenti, grattato via l'inessenziale e mantenuto il principio triadico della sua superiorità: entrare in area, arrivare sulla palla e andare al tiro il prima possibile.

Cristiano Ronaldo in finale di Champions League: passaggi, scatti, tiri, tackle
Cristiano Ronaldo in finale di Champions League: passaggi, scatti, tiri, tackle

Cosa porta Bale – “Bale – parola di Ryan Giggs – è uno dei pochi giocatori che, quando sono in giornata, non puoi fermare”. Al Real è lo specchio di Ronaldo sulla fascia destra, ma ha saputo cucirsi un'importanza pari o in certi casi maggiore del portoghese lavorando sugli intertizi del gioco, sull'opportunismo e il miglioramento tattico. È sicuramente al di sotto di CR7 nella gerarchia interna, anche per questo gioca con meno tocchi, è più rapido a liberarsi del pallone. In fondo, è cresciuto come un terzino d'attacco che pensava ad arrivare sul fondo e crossare. Potrebbe anche lui tagliare in mezzo e magari concludere cinque o sei volte a partita, ma non ha lo stesso egocentrismo di Ronaldo e Benzema e non rinuncia mai alla possiblità di tracciare un cross teso dalla trequarti. E non è un caso che crei più occasioni (2,8 di media) degli altri due componenti del trio BBC.

Bale in finale di Champions League: passaggi, scatti, tiri, tackle
Bale in finale di Champions League: passaggi, scatti, tiri, tackle

CR7 il più pagato – Ronaldo, comunque, rimane il giocatore più pagato al mondo. È anche il primo calciatore nella storia a piazzarsi al primo posto nella classifica degli sportivi più ricchi, davanti anche alle star dell'NBA. Al Real continua a guadagnare 21 milioni di euro a stagione più bonus, contratto da poco rinnovato fino al 2020. A questi, sottolinea Forbes, vanno aggiunti i 32 milioni di dollari di sponsorizazioni: Nike (per cui Ronaldo ha generato valore per 36 milioni di dollari nel 2016, più di Federer e LeBron James) e Tag Heuer, Clear, Roc, Herbalife, PokerStars, e la sua linea di intimo, pantaloncini, scarpe, profumi e l'hotel ancora in costruzione. E la saturazione è ancora lontana. L'estate scorsa il miliardario di Singapore Peter Lim ha acquistato per sei anni i suoi diritti di immagine per espandere il brand in Asia. Secondo The Marketing Arm, l'indice di celebrità globale di Repucom, è il secondo sportivo più influente del mondo, dietro Messi. Ma è il più popolare sui social (e sui siti porno), con 215 milioni di follower tra Facebook, Instagram, e Twitter: ognuno dei suoi 255 post sponsorizzati ha generato 651.778 interazioni per un valore stimato in 689.426 dollari.

E Bale? – Bale, costato 118 milioni di dollari al Real Madrid nel 2016, rimane uno dei principali testimonial Adidas: nel 2014 ha firmato un contratto da circa 35 milioni di dollari l'anno per sei anni. E lo scorso novembre ha firmato un accordo per distribuire fra i suoi 42 milioni di follower l'app Zipt per chiamare e inviare messaggi a costo zero. Piccole distrazioni per i calciatori-brand di oggi e di domani.

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