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Codino e Pinturicchio, tocchi di classe tra Juve e Borussia

Per i tifosi bianconeri, quella contro il Borussia è una partita che rievoca la cocente delusione del 1997 e la vittoria nella finalissima di coppa Uefa 1992/93. A Baggio e Del Piero sono legati i ricordi agrodolci delle sfide contro i tedeschi.
A cura di Alberto Pucci
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Pensi a Dortmund e, inevitabilmente, ti appare la figura di Alex Del Piero. L'erede di Roberto Baggio, ha avuto nelle sfide contro i gialloneri il suo trampolino di lancio. I soprannomi importanti e le definizioni iperboliche dei suoi gol, nacquero proprio in quel lontano 1995 e nella doppia sfida di Coppa Uefa e di Champions League. Due anni dopo la doppia griffe del "Divin Codino" in finale Uefa, Alessandro Del Piero seppe accendere la passione dei tifosi juventini con gol incredibili: compreso quello della notte di Monaco, quando la sua Juventus perse una Coppa che sembrava già vinta. Insieme alla notte di Atene e a quella di molti anni dopo di Manchester, la serata dell'Olympiastadion viene tuttora ricordata come una pagina nera della storia del club piemontese.

La Juventus che scenderà in campo questa sera per i primi novanta minuti contro la squadra di Jurgen Klopp avrà dunque anche il compito di vendicare quella partita di Champions League persa amaramente nel 1997: finale che in molti ricordano ancora come un ferita aperta. Oggi come allora, l'undici di Massimiliano Allegri si presenta in campo con l'etichetta di favorita appiccicata addosso. L'augurio di tutti i tifosi italiani è che la doppia sfida possa terminare con un risultato ben diverso da quel maledetto 28 maggio 1997 dove, in maniera inaspettata, fu la squadra meno accreditata ad alzare il massimo trofeo continentale.

Il ricordo di Baggio – Non bastò, infatti, un Alex Del Piero in serata di grazia (suo lo splendido gol di tacco che chiusa la sfida sul 3 a 1) e una generale maggior qualità dell'organico di Marcello Lippi. Quel Borussia Dortmund, "farcito" di scarti della nostra Serie A (Reuter, Kohler, Moeller, Paulo Sousa, Sammer e Karl Heinz Riedle), riuscì a compiere l'impresa e a diventare la prima squadra tedesca ad alzare il trofeo in patria. Fu una serata storta in tutto e per tutto. A distanza di anni ci si ricorda solo del gran gesto di "Pinturicchio", dimenticandosi della sfortuna che colpì la vecchia signora in quella finale (Zidane colpì un palo ed il portiere tedesco deviò alla traversa una conclusione di Vieri) e dell'arbitro ungherese Puhl che entrò nella storia per una direzione di gara alquanto discutibile, negando ai bianconeri due rigori a tutti sembrati evidenti.

C'è un precedente che, però, fa sorridere la tifoseria juventina. Oltre alla tragica notte dell'Olympiastadion, la Juventus vanta anche una Coppa Uefa vinta in finale proprio contro i tedeschi. Nel doppio confronto che si gioco nel maggio 1993, la squadra allenata allora da Giovanni Trapattoni vinse 3 a 1 in Germania e 3 a 0 al "Delle Alpi", mettendo in mostra in eurovisione la classe cristallina di Roberto Baggio. Se si esclude la sconfitta in finale di Champions League, l'ultima partita in ordine di tempo che ha messo di fronte Juventus e Borussia Dortmund, si contano anche altre quattro sfide tra le due squadre nel 1995 con la Juve, al termine dei doppi confronti in Uefa e Champions, sempre qualificata.

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