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Bad boys, storie di ‘calciatori cattivi’ e finiti dietro le sbarre

Dal rogo casalingo del brasiliano Breno all’arresto di Johnson, ex calciatore riconosciuto colpevole di adescamento e atti sessuali con una ragazza di 15 anni. Ecco cinque storie raccapriccianti.
A cura di Salvatore Parente
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I calciatori sono visti agli occhi dei più giovani non solo come dei grandi atleti da emulare e a cui metaforicamente tendere ma anche degli esempi di comportamento nella società e nella vita. Purtroppo però, non tutti, sembrano essere dei cittadini modello con anzi tanti, forse troppi, giocatori che, nonostante la posizione da “privilegiati” raggiunta, commettono errori gravi che talvolta hanno compromesso oltre allo sviluppo positivo della loro carriera, anche la loro libertà. Vediamo gli interpreti del gioco del pallone che hanno avuto guai seri con la giustizia.

Sesso con una 15enne, pornografia estrema: i guai di Johnson

Condanna a sei anni di carcere. Si chiuse così a marzo del 2016 la vicenda giudiziaria che vide coinvolto Adam Johnson: l'ex ala della nazionale inglese e del Sunderland fu riconosciuto colpevole di adescamento e atti sessuali con una ragazza di 15 anni. Una sanzione che arriva anche a corredo delle ammissioni rese dallo stesso calciatore che dichiarò di averla baciata e di averle mandato messaggi a sfondo sessuale. Johnson, però, ha sempre negato di avere avuto rapporti sessuali con la giovane. Una storia torbida raccontata dai tabloid che hanno rivelato altri particolari della vicenda personale del giocatore, finito in cella anche per pornografia estrema: quando gli agenti sequestrarono il suo computer, in seguito all'analisi del portatile, scoprirono materiale compromettente.

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Guida pericolosa e aggressione, i reati di Marlon King

Fra i calciatori con maggiori problemi con la legge, troviamo l’attaccante, con un lungo chilometraggio in Premier League, Marlon King. La punta classe 1980, dopo anni abbastanza tranquilli in giro per l’Inghilterra con Barnet, Gillingham, Leeds United e Nottingham Forest, infatti, nel 2009, quando militava col Wigan nella massima serie britannica, è stata licenziata dai Latics dopo che il bomber giamaicano è stato condannato a 18 mesi di reclusione per aggressione e molestie sessuali nei confronti di una studentessa. Una condanna pesante che gli è costato l’ingaggio col club del centro del paese e che lo ha costretto a trascorrere ben 9 mesi in carcere. Nove mesi che, però, non gli hanno impedito di proseguire la sua carriera sui campi albionici con un rapido ingaggio, dopo la detenzione, col Coventry City. Cinque anni più tardi, dopo l’esperienza con lo Sheffield United, Marlon ci ricasca e, a causa di guida pericolosa, torna, per 18 mesi, nuovamente in cella.

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Breno, una carriera bruciata…

Breno Vinicius Rodrigues Borges, in arte Breno, doveva essere il nuovo pilastro difensivo della Seleçao brasiliana. Per questo, il Bayern Monaco lo aveva soffiato alle altre grandi europee dietro pagamento di 12 sonanti milioni di euro. Purtroppo per i bavaresi, il forte stopper mancino si è letteralmente "bruciato" la possibilità di sfondare nel calcio che conta a causa di un brutto episodio avvenuto nella sua villa nel 2011. Fra la notte del 19 ed il 20 settembre di quell’anno, infatti, il ragazzo, in preda ad un raptus di follia provocato dall’alcol, decide di dare fuoco alla sua villa con ingenti danni e momenti di terrore per l'intero quartiere residenziale. Nel luglio successivo, il nativo di Cruzeiro subisce la condanna da parte della Corte distrettuale di Monaco che gli infligge addirittura 3 anni e 9 mesi di detenzione. Oggi, invece, dopo aver pagato il suo debito verso la giustizia, il classe ’89 gioca in Brasile, con buoni risultati e discrete prestazioni, nel San Paolo.

Monaco: iniziato il processo per incendio doloso di Breno

Joey Barton mette Ko Dabo

Uno dei bad boy più famosi del mondo, Joey Barton, non ha limitato le sue scorrettezze e le sue entrate da macellaio al campo ma le ha trasferite anche nella vita di tutti i giorni con tantissime multe, risse, problemi legati all’alcol e aggressioni. Una di queste, dopo, per citarne solo alcune, quella targata 2005 quando era al Man City ai danni di un tifoso Everton e dopo quella del 2007 contro un tassista di Liverpool, gli ha “garantito” 4 mesi di reclusione e 200 ore di servizi sociali. L’episodio in questione, riguarda un “problema” in allenamento nel quale il nativo di Liverpool ha “risolto le cose” aggredendo il suo compagno di squadra Ousmane Dabo (ex Inter, Parma e Lazio) con un destro che ha provocato al transalpino il distaccamento della retina. Una condotta vergognosa che, al tempo, gli costò anche il seguente allontanamento dai Citizens nel giugno successivo.

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Il collezionista: Nile Ranger

Nile Ranger attaccante di Londra classe 1991 dalle grandi speranze, ha collezionato quasi più denunce, accuse e arresti che gol messi a referto con vari problemi che ne hanno rovinato ormai definitivamente la carriera. Il giovane, ora al Southend (la nostra Lega Pro), infatti, a 15 anni è stato condannato a 11 mesi per rapina, nel 2011 (quando militava nel Newcatle) è stato arrestato per aggressione, pochi mesi più tardi fermato per ubriachezza molesta poi, accusato di stupro (addebito poi caduto nei mesi successivi), ancora per aggressione nel 2013 nel centro di Newcastle fino alla ripartenza allo Swindon Town. Anche lì però i suoi problemi lo hanno perseguitato: scontro con un tassista, a cui ha poi danneggiato il veicolo con la conseguente nuova “visita” in carcere fino all’avventura, in attesa di un salvifico happy ending, nel Southend.

Nile Ranger
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