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Auguri Carletto: Napoli (e l’Italia intera) festeggiano i 60 anni di Ancelotti

Dopo la festa a Capri con De Laurentiis, alcuni amici e tutto lo staff partenopeo, per il tecnico emiliano è arrivato il momento di festeggiare il suo sessantesimo compleanno in famiglia. Il tutto ricordando una carriera strepitosa, che ha regalato ad Ancelotti tante soddisfazioni sia in campo che in panchina.
A cura di Alberto Pucci
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Sono ore di festa per Mariann, Katia e Davide: rispettivamente moglie e figli di Carlo Ancelotti. Il tecnico del Napoli è infatti atteso da torta, champagne e da sessanta candeline da spegnere. Un compleanno che l'allenatore partenopeo ha già festeggiato qualche giorno fa a Capri, in occasione di una serata alla quale hanno anche partecipato tutto il suo staff, i dirigenti, lo staff medico, il presidente De Laurentiis (con i figli Edo e Luigi) e alcuni amici come Gattuso e Shevchenko.

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L'impresa di Manchester

Reduce dalla sua prima stagione al Napoli, arrivata dopo il suo lungo girovagare in Europa e il ritorno in Italia, Ancelotti arriva dunque al traguardo dei 60 con una carriera alle spalle davvero invidiabile. Prima da calciatore, poi da allenatore. In quasi 25 anni di panchina in Italia e all'estero, il tecnico di Reggiolo ha infatti vinto molto e ovunque: a cominciare da quella Champions League conquistata contro la Juventus a Manchester nel maggio 2003. Un'impresa che ha segnato la storia del Milan e che è diventata uno spartiacque fondamentale nella carriera del mister emiliano.

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La Decima con il Real Madrid

Proprio in Europa Carlo Ancelotti ha saputo scrivere pagine memorabili. Dopo il trionfo dell'Old Trafford, e quello del 2007 di Atene, il tecnico ha vinto anche la "Decima" con il Real Madrid nel maggio del 2014: tre successi che, ad oggi, solo Bob Paisley e Zinedine Zidane sono riusciti a celebrare. Per arrivare a vincere la Champions League, Ancelotti ha però dovuto vincere anche in campionato e lo ha fatto non solo in Italia, ma anche in altri quattro tornei europei: Inghilterra (Chelsea), Francia (Paris Saint-Germain) e Germania (Bayern Monaco). Un record che condivide con Tomislav Ivi, Ernst Happel, Jose' Mourinho e Giovanni Trapattoni.

I successi da calciatore

"Quando diventi allenatore capisci che problemi hai causato quando eri dall'altra parte", dichiarò tempo fa Carlo Ancelotti. In realtà, di problemi il "Carletto" giocatore non ne ha mai procurati. Anzi, guai fisici a parte, l'ex centrocampista di Roma e Milan ha vinto molto anche quando scendeva in campo. Se con la maglia della Nazionale non ha mai avuto molta fortuna, a Parma lo ricordano ancora per la doppietta che permise agli emiliani di centrare la Serie B nel 1979. A Roma invece c'è anche il suo nome sui quattro trionfi in Coppa Italia e soprattutto sullo scudetto del maggio 1983.

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La scelta di Berlusconi

E' però al Milan che la sua carriera prende una svolta importante. Acquistato da Berlusconi, nonostante i dubbi di Sacchi sulle sue condizioni fisiche, Ancelotti riesce infatti a festeggiare due scudetti, altrettante Coppe Intercontinentali, un paio di Supercoppe europee, una Supercoppa Italiana e soprattutto due Coppe dei Campioni: trofei che lo hanno inserito di diritto tra le sette figure del mondo del calcio ad aver conquistato la Coppa dei Campioni sia da calciatore che da allenatore con la stessa squadra.

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