Audi Cup: l’Atletico picchia duro, Napoli battuto in rimonta
Il Napoli nella splendida cornice dell'Alliamz Arena, dove peraltro aveva già giocato in epoca mazzarriana, ai tempi della prima esperienza azzurra in Champions League, non soffre il contesto internazionale, i carichi di lavoro e la forza dell'avversario eppure, stecca, almeno nel risultato (2-1 finale) la prima della suggestiva manifestazione tedesca. L'Atletico Madrid ha avuto la meglio sui partenopei, nel giorno del loro 91esimo compleanno (a proposito auguri), con le reti di Torres e Luciano Vietto dopo il momentaneo vantaggio dell’azzurro Callejon.
Primo tempo a reti bianche, ma quante occasioni all’Allianz
Come da pronostico della vigilia la partita si sviluppa subito con le due filosofie, meglio note come sarrismo e cholismo, a confronto: possesso palla (53% nella prima frazione di gara) e fitte trame di gioco da una parte, spasmodica attenzione alla difesa e alle distanze dall’altra. Napoli in avvio subito in palla con il solito, ormai celebre “tiki taka” fatto di tanti passaggi e scambi ravvicinati ed il mantra, imprescindibile, dei due tocchi per ciascun calciatore. Ad essere maggiormente pericoloso però, è l’Atletico di Simeone che, sornione come sempre, nel momento in cui i partenopei rallentano, controlla la gara, gli avversari per poi pungere di rimessa.
È infatti Griezmann al 24’ a far soffrire i cuori azzurri con un colpo di testa tagliente dal dischetto dell’area azzurra su traversone dal fondo di Filipe Luis: Reina para e poi replica sulla respinta di Gaitan. Il Napoli si scuote rialza la testa e, con la solita sortita sulla corsia mancina, ricama una giocata che porta, su cross di Ghoulam ed intervento da tergo di Savic, al rigore per la squadra di Sarri. Dagli 11 metri si presenta Milik che però, si fa ipnotizzare dall’ottimo Oblak: risultato ancora sullo 0-0.
Prima di imboccare gli spogliatoi per il consueto nonché meritato thé freddo Insigne, con il suo solito tiro a giro, impegna lo sloveno Oblak ma il risultato non cambia.
Tutto nel secondo tempo: Vietto beffa il Napoli
Dopo i 15 minuti di riposo l’Atletico Madrid parte sicuramente meglio del Napoli che, invece, sembra subire troppo l’iniziativa dei Rojiblancos. Eppure, quando meno te l’aspetti e quando mister Sarri valutava già i primi cambi ecco arrivare, come di consueto con una azione che si sviluppa dalla catena di sinistra per poi concretizzarsi a destra, il gol di Callejon che, in semigirata su assist preciso di Ghoulam, mette a segno l’1-0.
Poco dopo Mertens appena entrato fa capire subito che il titolare, in vista del preliminare, vuole essere lui. Al 64’, infatti, si presenta sul pallone per un calcio piazzato, tiro a giro e respinta a mani aperte di Oblak. Il Napoli sale in cattedra, si esalta e poco dopo, sempre sulla prediletta mancina, trova lo spazio per provare un’altra soluzione offensiva importante: missile di Ghoulam ma i pugni dell’estremo Colhonero negano la gioia del raddoppio all’algerino.
Girandola di cambi con le squadre che mutano decisamente pelle con le cosiddette seconde linee. I partenopei sembrano in controllo del match e proprio prima di una delle tante sostituzioni che danno ulteriore senso a queste gare pre-season, Torres seguendo una penetrazione centrale di Griezmann, sigla il pari con un tiraccio sbilenco che, viscido si infila alle spalle di Reina. Poco dopo un altro tocco maldestro, questa volta di Vietto ribalta il risultato
Godin espulso: fallo Killer su Ounas costretto ad uscire per infortunio
Il match sembra tutto fuorché un'amichevole come confermato all'89' da un intervento killer di Godin su Ounas. Dopo aver conquistato il primo giallo per un'entrataccia su Mertens, il centrale uruguagio si ripete pochi minuti dopo con un fallaccio su Ounas. Secondo giallo inevitabile e rosso per Godin che ha anche il coraggio di protestare. Mentre l'algerino è costretto ad uscire dal campo quasi in lacrime con l'aiuto dello staff medico azzurro, il difensore dell'Atletico litiga a distanza con Sarri e con Reina. Il portiere è molto arrabbiato per l'intervento dell'avversario e i due vengono quasi alle mani, prima di essere divisi dagli altri presenti.
Il Napoli prova ad innescare l’attacco smart composto da Ounas, Mertens e Giaccherini ma il cronometro e l’esperienza degli avversari (giova ricordarlo due volte finalisti di Champions negli ultimi 4 anni) condannano gli uomini di Sarri. Una condanna parziale e con più di un appello per una compagine che ha mostrato il solito grande calcio ed i consueti limiti di gestione e difensivi: a questi livelli però, il Napoli non è una comparsa, anzi.
Tabellino e voti: Callejon sugli scudi
Napoli (4-3-3) Reina 6.5; Hysaj 6 (Maggio dal 74’), Albiol 6 (Koulibaly dal 64’), Chiriches 6.5 (Maksimovic dal 74’), Ghoulam 6.5 (Mario Rui dal 74’); Allan 6 (Rog dal 64’), Jorginho 5.5 (Diawara dal 74’), Hamsik 6 (Zielinski dal 64’); Insigne 6.5 (Giaccherini dal 74’), Milik 5 (Mertens dal 64’), Callejon 7 (Ounas dal 64’).
Atletico Madrid (4-4-2) Oblak 7; Juanfran 6 (Vrsaljko dal 76’), Godin 6, Savic 5 (Kranevitter dal 76’), Filipe Luis 6.5 (José Gimenez dal 75’); Koke 6 (Thomas dal 64’), Gabi 6 (Vietto dal 74’), Gaitan 6.5 (Thomas dal 64’), Carrasco 6; Torres 6.5 (Correa dal 75’), Griezmann 6.5 (Lucas Hernandez dal 76’).