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Aubameyang: “Come Ronaldo, posso fare 50 gol in stagione”

L’attaccante del Borussia Dortmund Pierre-Emerick Aubameyang, spera di segnare quanto Ronaldo: “Se Ronaldo può fare 50 goal, perchè io no?”.
A cura di Alessio Morra
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In Germania Lewandowski non è l’unico centravanti che segna a raffica. Il bomber polacco è il finalizzatore principe del Bayern Monaco di Pep Guardiola, una macchina perfetta, splendida e vincente. Ma sta segnando valanghe di gol anche Pierre-Emerick Aubameyang, che ha realizzato già 20 gol, ben 13 in Bundesliga. L’attaccante gabonese sicuramente ieri un po’ ci sarà rimasto male mentre vedeva dalla panchina i suoi compagni che impallinavano il Paderborn, superato per 7 a 1 in Coppa di Germania. Un po’ di rammarico Aubameyang ce l’ha perché in un’intervista a ‘L’Equipe’ l’ex calciatore di proprietà del Milan ha dichiarato di voler realizzare 50 gol in stagione, e parlando con il quotidiano francese ha pure sfidato Ronaldo e Messi, i due più grandi calciatori di questa epoca: “Se Cristiano Ronaldo può segnare 50 gol in una stagione, perché non posso farlo anche io? Devo andare avanti ripetendomi di poter diventare come Ronaldo e Messi. Per anni ho detto che avrei segnato 40 gol in una stagione. Ho lavorato e sono migliorato sotto porta, mantenendo il giusto sangue freddo senza forzare”.

I tanti gol realizzati hanno fatto impennare la quotazione di ‘Auba’ che oggi vale 35 milioni. Il giocatore sa di essere sulla strada giusta, ma sa anche che deve ancora migliorare parecchio: “A volte mi dico che sono proprio bravo. Sto scherzano ovviamente, ma sono sulla strada giusta. Senza dubbio è molto bello vedere che il duro lavoro paga, anche se non ho ancora fatto tutto”.

Il centravanti che il Milan cedette al Saint-Etienne per un milione e ottocento mila euro nel 2011 a Dortmund è un idolo e in quella passionale città si trova benissimo: “Sto andando bene quest’anno con il Borussia, mi sento a casa. Sono tre anni che gioco qui. La gente parla di me e questo è un bene. Gran parte di quello che ho raggiunto è merito dei miei compagni”.

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