Atti sessuali con una 15enne, Johnson si dichiara colpevole
Momento difficile per Adam Johnson: l'ala del Sunderland si è infatti dichiarato colpevole di adescamento nei confronti di una minorenne, accusa che gli era stata rivolta nel marzo del 2015 e per la quale, adesso, rischia davvero grosso. Quasi un anno fa l'ex calciatore del Manchester City era stato arrestato per poi essere rilasciato su cauzione: i fatti risalirebbero alle prime settimane del 2015, ed il Sunderland lo aveva prontamente messo fuori rosa (salvo poi reintegrarlo). Ma la vicenda giudiziaria è andata avanti anche dopo il rilascio su cauzione del calciatore: e, allo stato dei fatti, rischia di prendere una bruttissima piega. Johnson adesso ha ammesso le proprie colpe davanti alla Corte di Bradford che dovrà decidere la condanna: il rischio è che possa trattarsi di un lungo periodo di detenzione che possa condizionarne la vita e la carriera.
Stando a quanto riportato dalla stampa inglese, Johnson è arrivato in tribunale assieme alla fidanzata 26enne, ammettendo le proprie colpe, addossandosi sia l'accusa di adescamento che quella di atti sessuali con minore. Avrebbe inoltre ammesso di aver convinto la ragazza, all'epoca dei fatti quindicenne, ad andare con lui e poi di averla baciata.
Potrebbe dunque chiudersi qui la carriera di uno dei "predestinati" del calcio inglese: scoperto da Roberto Mancini quando militava nel Middlesbrough, arrivò nel Manchester City dove cercò di far decollare la propria carriera. Vinse Premier League, FA Cup e Community Shield, collezionando 97 presenze e segnando 15 reti in due anni e mezzo. Poi nel 2012 il passaggio al Sunderland per dieci milioni di sterline: 4 stagioni, 141 presenze e 22 reti, oltre a svariate presenze con l'Inghilterra. L'ultima gioia appena sabato scorso, quando ha segnato il gol del 2-2 contro il Liverpool. E chissà che non possa essere davvero l'ultima.