Attesi, forti e insostituibili: i migliori 5 calciatori della due giorni di Champions
Nell’immediata vigilia delle gare di ritorno degli Ottavi di finale di questa edizione della Champions League molte sono le stelle presenti che scaldano i motori in attesa di scendere in campo e dare vita alle loro straordinarie giocate, ai loro guizzi, alla loro poesia calcistica. Da Messi a Cristiano Ronaldo, da Cavani a Lewandowski passando per Aubameyang, Insigne e Mitroglu, tanti, infatti, sono i protagonisti che avremo l’onore di ammirare in questa infuocata due giorni. Uomini decisivi, determinanti, da copertina che attirano le maniacali attenzioni delle difese avversarie e che si guadagnano da vivere con tanti gol e assistenze vincenti. Al loro fianco però, nella più classica delle “vite da mediano” troviamo calciatori/gregari (di lusso in questo caso) capaci di essere costanti e altrettanto risolutivi con un rendimento lineare sempre al top, sempre su livelli altissimi. Parliamo quindi, a pochissime ore dall’inizio delle magiche contese delle notti di Champions dei “migliori” calciatori per prestazioni medie messe a referto durante la stagione in questa entusiasmante due giorni.
Neymar, la luce del tridentazo
In prima posizione in questo particolare ranking degli uomini di cui le proprie squadre non possono proprio fare a meno, troviamo Neymar da Silva Santos Junior. Il calciatore carioca del Barcellona, infatti, al di là delle sue sontuose giocate, delle sue movenze felpate e dei suoi sorprendenti dribbling si rivela essere, numeri alla mano, il più costante dei suoi e non solo, con un voto medio per partita di ben 8.4 in 33 match giocati. In più, in queste sfide nelle quali l’11 blaugrana è sceso in campo, Neymar è riuscito ad essere decisivo in fase offensiva con 12 gol (di cui 2 in Champions) e ben 19, dicasi 19 assist totali. Uno score fenomenale per il meno prolifico del tridentazo del Barça ma forse, proprio per questo, per il più imprescindibile dei tre, PSG avvisato.
Thiago Alcantara al massimo
Sul secondo gradino del podio, invece, troviamo una delle gioie di Ancelotti della ben fornita rosa del Bayern Monaco, ovvero: Thiago Alcantara. L’ex Barcellona purtroppo frenato negli anni scorsi da alcuni infortuni (guai muscolari ed al ginocchio destro) in questa stagione agonistica, in piena salute (solo 5 gare saltate) sta raggiungendo vette forse mai toccate con un rendimento importante che recita: 6 reti (2 all’andata con l’Arsenal), 6 assist vincenti in 2.467 minuti complessivamente giocati con, peraltro, un rating medio di 8.1. Straordinario.
Alexis Sanchez, l’insostituibile dei Gunners
Bomber, esterno offensivo, assistman, centrocampista aggiunto e “10” atipico. Questi i panni che solitamente indossa Alexis Sanchez nell’Arsenal di Wenger con ruoli molto ben interpretati e che gli consentono di essere puntualmente fra i migliori dei suoi con picchi di rendimento stratosferici pure in Europa. Unico a salvarsi nell’imbarcata dei Gunners contro i bavaresi del Bayern Monaco all’Allianz Arena, Sanchez, che ha saltato solo 4 sfide durante l'anno (1 di FA Cup e 3 di Coppa di Lega) è diventato il calciatore sul quale ruotano gli altri dieci dell’Arsenal con la fama di elemento insostituibile. Una figura da 20 gol, 17 assist ed un voto medio di 7.8 a cui si aggrappano i tifosi dell’Emirates per ribaltare, mission impossible, il 5-1 col Bayern.
Toni Kroos, l’equilibratore del Real Madrid
Appena fuori dal podio troviamo un altro centrocampista di grandissima qualità come Toni Kroos del Real Madrid. Il tedesco, peraltro campione del mondo con la grande Germania di Low, è uno degli equilibratori dell’offensivissimo Real Madrid della BBC davanti (Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo) in grado, con le sue geometrie, le sue coperture preventive e le sue letture di gioco di dare ampie garanzie di interdizione in fase passiva. Un elemento di sicuro valore (60 milioni la sua corrente valutazione di mercato), con un voto medio di 7.7, 2 gol ma, soprattutto, 12 assistenze vincenti.
“Ciro” Mertens il Masaniello azzurro
A chiudere questa nostra rassegna di calciatori diventati insostituibili al di là delle reti segnate o delle copertine guadagnate troviamo il neo bomber azzurro Dries Mertens. Il folletto belga, ormai, possiamo dirlo, ex esterno offensivo, in poco tempo è riuscito a diventare uno degli attaccanti più prolifici del panorama calcistico nazionale e continentale grazie alla sua applicazione, alla sua determinazione ed alle sue caratteristiche naturali: dribbling, estro e fantasia. Un’esplosione improvvisa che lo pone sempre, o quasi, come migliore dei suoi (rating medio di 7.6) e gli ha consentito di mettere a referto in 2.231 minuti giocati 22 reti e 11 passaggi chiave.