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Atletico, Mandzukic felice della scelta: “Qui per continuare a vincere”

Per l’ex Bayern gol pesanti e prestazioni importanti con la maglia dei Colchoneros. 8 reti in 16 gare tra cui quelli decisivi in Supercoppa contro il Real e in Liga nel derby col Getafe. E Diego Costa è già un ricordo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sia in Europa che in Liga l'Atletico Madrid continua a stupire restando a livello delle corazzate Real Madrid e Barcellona pur avendo cambiato moltissimo in estate in campagna acquisti. Segno che il progetto tecnico c'è e la struttura è destinata a restare competitiva anche con protagonisti differenti. Uno degli ultimi arrivati, Mario Mandzukic, e tra i più attesi neo Colchoneros – soprattutto perché deve far dimenticare Diego Costa – non sta deludendo le attese. A suon di gol e di ottime prestazioni sta conquistando il suo nuovo pubblico confermando sul campo la bontà della sua scelta che lo ha portato in Spagna malgrado avesse avuto proposte da ogni dove in Europa, non ultimo dai top club d'Inghilterra.

La lingua del gol. Sono passati solamente due mesi e il percorso è ancora lungo ma l'inizio è stato di quelli confortanti in Liga con la maglia dell'Atletico. C'è il problema della lingua e lo spagnolo non lo parla ancora bene ma si fa comunque capire bene quando vuole, a suon di gol. Anche in Spagna le medie che aveva in Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco sono impressionanti: 16 partite e 8 gol a ricalcare le gesta dei grandi attaccanti del passato in casa Atletico, tra cui Diego Costa, Radamel Falcao e Sergio Aguero.

Margini di miglioramento. E' sempre stato un giocatore dai gol pesanti, come in occasione della Supercoppa contro il Real decisa con una sua rete e l'ultima uscita in campionato lo ha confermato. Mario Mandzukic ha deciso infatti il derby madrileno giocato ieri sera contro il Getafe con un gol che ha permesso ai Colchoneros di ottenere altri tre punti importantissimi. Il bomber croato si sta ambientando sempre di più, cosciente di avere ancora ulteriori margini di miglioramento: "Due mesi qui? Il tempo sufficente per confermare quello che speravo e mi aspettavo, è stata la decisione migliore che potessi prendere per la mia carriera. Durante la trattativa mi sono incontrato con Miguel Ángel Gil Marin e i suoi collaboratori, e mi sono accorto di certe cose molto rapidamente. In primo luogo, che erano davvero interessati a me. E poi che il progetto era serio e professionale. Il progetto dell’Atletico mi ha convinto subito, sono felicissimo di farne parte".

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