Atletico Madrid-Lazio, in Europa League 2012 l’ultima di Reja

Stasera al ‘Vicente Calderon’ la Lazio cerca l’impresa, senza Klose. Reja, che dovrebbe lasciare la panchina biancoceleste domani, deve rimontare il 3-1 subito all’Olimpico.

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A cura di Alessio Morra

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reja lascerà la lazio domani, all'andata finì 3-1.

Il match tra Atletico Madrid e Lazio di Europa League è, per i biancocelesti, un grosso impiccio. All’andata i ‘colchoneros’ hanno vinto 3-1 a Roma. Pensare ad una clamorosa rimonta è difficilissimo, stasera in campo non ci sarà nemmeno Klose. Ma, la copertina è tutta per Reja, pronto a lasciare la Lazio. Questa partita non interessa nemmeno a Lotito che, con Tare, (forse) sta cercando un allenatore.

Reja resta? – Da ieri a Roma non si parla che di Reja. L’allenatore friulano ieri si è dimesso, poi è partito per Madrid. Per molti da domani non sarà più l’allenatore dei biancocelesti. Qualcuno dice che alla fine Reja, sostenuto dalla squadra resterà. Ieri in conferenza stampa Edy ha cercato di sorvolare sulle dimissioni: ‘C’è stata una divergenza di opinioni. Il mio futuro lo sapete. Penso alla gara con l’Atletico: cercheremo di onorare l’impegno e fare una bella figura. Poi ne parleremo. Mia ultima gara? Voglio parlare solo dell’Atletico.’. C’è chi dice che Reja sia partito solo perché la società gli abbia chiesto due giorni per trovare il sostituto. Il comunicato della Lazio avalla questa tesi: ‘La società ha respinto le dimissioni di Reja e nulla cambia. Le valutazioni saranno fatte in Italia.’.

Simeone non si fida della Lazio – L’argentino schiera la formazione migliore, manca solo Diego, infortunato. Se il ‘Cholo’ non avesse accettato l’offerta degli spagnoli sarebbe potuto essere il successore di Reja. Nelle ultime ventiquattr’ore sono stati fatti tantissimi nomi per la panchina della Lazio. Lotito vorrebbe Tassotti, da dieci anni vice del Milan. Il favorito sembra Simone Inzaghi, che a soli trentacinque anni, potrebbe già allenare in Serie A. Le alternative sono rappresentate da Di Matteo, De Canio, Delneri, Thomas Doll e Walter Zenga.