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Atletico Madrid: dopo Saul anche Tiago prolunga, per un anno

Il 35enne portoghese ha trovato l’accordo. E’ il secondo puntello, dopo il prolungamento di Saul, che i Colchoneros assestano puntando sulla linea della continuità del progetto tecnico. A prescindere di come finirà a Milano il prossimo 28 maggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Altro colpo di mercato da parte dell'Atletico Madrid che puntella i suoi pezzi migliori in vista della prossima stagione e alla vigilia della finale di Champions League in programma il prossimo 28 giugno a Milano contro i cugini del Real Madrid. Segnale forte nei confronti di un gruppo che si sente già tutelato dalla dirigenza a prescindere di come finirà la partita. Nei giorni scorsi era arrivato l'ok per il prolungamento di Saul, il ‘figlioccio' di Simeone, un giocatore jolly che ha segnato momenti importanti nella galoppata europea come lo straordinario gol al Bayern Monaco. Adesso è Tiago, ex Juventus, a prolungare il proprio accordo con i Colchoneros.

Un anno ancora di contratto. Avanti adagio, ma avanti. Per Tiago e l'Atletico Madrid continua il rapporto di lavoro per i prossimi 12 mesi. Il centrocampista biancorosso ha infatti trovato l'accordo finale con la società spagnola per un prolungamento. La continuità del progetto è un segnale fondamentale hanno fatto sapere in società dove si sta lavorando anche per blindare il pezzo più pregiato: Diego Simeone sempre più corteggiato dalle grandi d'Europa e soprattutto dall'Inter che gode un canale preferenziale sul ‘Cholo'.

La scheda di Tiago (Transfermarkt)
La scheda di Tiago (Transfermarkt)

Tiago, che non sarà presente al prossimo Europeo in Francia con la nazionale portoghese, si dedicherà dunque per un'altra stagione alla causa dell'Atletico, con la certezza di giocarsi tutte le proprie carte contro il Real per vendicare lo smacco di due anni fa quando la finale venne persa ai supplementari. Adesso però, per Tiago sarà comunque un'ultima spiaggia: a 35 anni suonati difficilmente può sperare in una nuova occasione tanto ghiotta per arrivare fino in fondo al massimo trofeo continentale. Anche per dare un segnale forte a chi non ha creduto in lui, come la Juventus che lo acquistò nel 2010 per poi scaricarlo quasi subito.

 
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