Atletico-Juve: Simeone rischia la squalifica, oggi il verdetto della Uefa
Diego Pablo Simeone mercoledì scorso con il suo Atletico Madrid ha battuto 2-0 la Juventus, i ‘Colchoneros’ hanno dominato e hanno ampiamente meritato il successo. Dopo il primo gol dei madrileni l’argentino ha esultato ma ha senza dubbio esagerato, perché ha festeggiato facendo un gestaccio. Lui ha detto che quel gesto non era riferito alla squadra avversaria, ma era rivolto verso la tribuna e in questo modo ha voluto far capire che la sua squadra ha personalità. La Uefa esaminerà tutto e nella giornata di oggi l’argentino potrebbe essere sanzionato.
Quale può essere la decisione della Uefa nei confronti di Simeone
Gli scenari sono tre. La Uefa potrebbe aprire un procedimento dopo aver letto il referto dell’arbitro e del delegato o dopo aver visionato le immagini televisive. E in questo caso sarebbe certa la sanzione, ci sarebbe una squalifica per ‘comportamento irriguardoso’ e in questo caso Simeone sarebbe solo presente in tribuna nella gara di ritorno, con in panchina il ‘Mono’ Burgos. La Uefa però potrebbe incaricare un ispettore di indagare che dopo aver visionato tutto potrebbe aprire un caso o meno, e in questo caso la sanzione potrebbe arrivare, ma i tempi tecnici potrebbero aiutare il ‘Cholo’ a essere in panchina allo ‘Stadium’. La terza via è rappresentata dall’assoluzione completa, in questo caso la Uefa non interverrebbe perché considererebbe il gesto solo come un’esultanza esagerata.
I precedenti di Simeone
Difficilmente però il Cholo se la caverà, perché ha dei precedenti. Lo scorso aprile fu espulso nella semifinale d’andata di Europa League contro l’Arsenal per aver protestato a lungo con l’arbitro Turpin, che aveva ammonito Vrsaljko, che lo cacciò fuori. Simeone fu punito con 4 turni di squalifica. Mentre nella Liga Simeone nel 2014 ebbe 8 giornate di squalifica per aver dato un buffetto al quarto uomo, mentre nel 2016 fu squalificato per 3 giornate per aver impedito un contropiede del Malaga, anche se poi il pallone in campo non lo aveva lanciato lui.