Atalanta, ritirata la querela contro gli ultrà

Pace fatta tra l'Atalanta e i suoi tifosi. I nerazzurri dopo la vittoria scacciacrisi contro il Sassuolo hanno conquistato un punto prezioso in casa della Roma, allungando ulteriormente sul terzultimo posto occupato dal Cesena, ora distante 7 punyi. Il durissimo confronto con gli ultrà avvenuto dunque durante l'ultimo allenamento prima del match contro gli emiliani di 2 settimane fa, sembra ormai far parte del passato. Inoltre la società orobica ha reso noto di aver deciso di rimettere la querela verso i propri tifosi che erano finiti a processo per il vero e proprio assalto al centro sportivo della Dea andato in scena il 4 maggio del 2010. Sono 40 i tifosi coinvolti nella querela, tra i quali anche il leader della tifoseria organizzata Claudio Galimberti, megli conosciuto come il Bocia. Questi ultimi sono stati accusati di danneggiamento e violazione di domicilio, con il pm che per loro aveva chiesto una richiesta di condanna di 1 o 2 anni. Richieste che a meno di dietrofront non diventeranno causa di alcun provvedimento.
Volontariato per gli ultrà. Queste le parole dell'avvocato Federico Riva che ha evidenziato che gli imputati ora presteranno un'intensa attività di volontariato per "rimediare" ai loro errori del passato: "Gli imputati hanno raggiunto un accordo con l’Atalanta che si è concretizzato solo oggi, ma che ha alle spalle alcuni mesi di confronto: la società, che non si è detta interessata a un risarcimento economico del danno, ha accettato di rimettere la querela perché, in cambio, i ragazzi a suo tempo denunciati presteranno un’attività di volontariato nel campo del sociale alla Caritas diocesana bergamasca. L’accordo è stato siglato con il benestare del Comitato etico".