Atalanta, Petagna shock: “Due anni fa pensai di smettere”
Rivelazione shock quella di Andrea Petagna, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport ha ammesso di essere stato vicino all'addio al calcio, sebbene fosse ancora in giovanissima età. Il fatto risale all'epoca in cui il calciatore, oggi all'Atalanta, militava ancora nel Milan. "Non mi avevano portato in ritiro", ha spiegato, "ed arrivavo da due anni in cui avevo fatto male. Pensai di mollare, ma Galliani per me è stato fondamentale. Mi seguiva da vicino", ha proseguito, "da quando sono arrivato piccolino e stavo in convitto. Il Milan era il mio sogno e soffrivo perché non giocavo".
L'attaccante dell'Atalanta però adesso è carico, e pensa già al big-match contro l'Inter che può valere punti pesanti per la corsa all'Europa. "Ma sarà decisiva solo se dovessimo vincere", ha spiegato, "siamo sereni, senza pressioni. L’Europa è diventata un obiettivo in corsa, la possiamo raggiungere. Siamo forti ed abbiamo battuto squadre forti, come il Napoli". Menzione a parte per la Dea e Gasperini: "La società è importante, Gasperini è un grande: per noi giovani è un papà. Insegna tantissimo, sotto il profilo mentale e tecnico", ha spiegato ancora Petagna, "ti fa tirare fuori quello che hai. Bravo a darti fiducia ma devi sempre stare sul pezzo. Se ne accorge subito se molli e si arrabbia".
Ottimo anche il suo bilancio personale in questa stagione: "Finché lotto per la squadra e vinciamo, sono contento. Comunque sono a cinque gol e sei assist", ha proseguito, "e sono spesso entrato in azioni da rete. Ed è il mio primo anno di A. Devo migliorare, attaccare di più il primo palo. E, forse, giocare un po’ più per me stesso". Insomma, un momento d'oro per l'attaccante triestino (suo nonno fu una bandiera degli alabardati tra il 1949 ed il 1959). Che ora vuole la classica ciliegina sulla torta.