Atalanta, il Papu e la Champions: “Rifiutate Lazio e Asia, volevo l’Europa solo qui”
Una stagione intensa, esaltante che è culminata con la conquista storica della qualificazione alla Champions League: per il ‘Papu' Gomez una scommessa personale vinta perché avrebbe potuto scegliere altre strade, altri club e invece ha deciso in tempi non sospetti a rimanere fedele alla Dea. Che lo ha portato in Paradiso: "Volevo l'Europa con l'Atalanta" ha confidato ai microfoni di Sky il capitano dei nerazzurri, terzi in campionato.
Una scelta che per molti poteva risultare una mancanza di personalità, la paura di doversi cimentare laddove gli obiettivi e i traguardi sono molto più importanti e le tensioni – e le pressioni – aumentano di partita in partita. Invece, la scelta di restare a Bergamo è stata una consapevole volontà di dimostrare di avere proprio quel carisma che per molti mancava, trascinando una piccola realtà laddove nessuno prima era mai riuscito.
Negli ultimi anni sono stato vicino alla Lazio e sapevo dal mio procuratore del loro interesse, ma comunque sono sempre stato molto chiaro: volevo giocare l’Europa League con l’Atalanta. L’anno scorso, poi, mi è stata fatta un'offerta molto importante dall’Arabia, ma alla fine ho deciso con la mia famiglia che non era il momento per fare questo passo.
Le scelte rifiutate: la Lazio e l'Asia
Il ‘Papu' avrebbe dunque potuto lasciare l'Atalanta per sfide più intriganti, in Capitale laddove Simone Inzaghi gli avrebbe consegnato una squadra ancor più forte e qualitativamente all'altezza. Una avventura che lo avrebbe potuto proiettare ancor più nel calcio che conta, ma alla fine ha prevalso la ragion di stato nerazzurra. Anche di fronte ai soldi offerti dall'Asia.
L'elogio di mister Gasperini
Oggi il ‘Papu' è sempre più al centro del progetto nerazzurro e di mister Gasperini, un maestro di vita che ha puntato su di lui per il nuovo progetto tecnico e che ha permesso all'Atalanta di fare il definitivo salto di qualità: "Dal suo arrivo ha dato all'Atalanta una mentalità vincente, proviamo a imporci ovunque, su ogni campo. Si lavora moltissimo in settimana, la parte tattica è fondamentale, poi ci sono i suoi insegnamenti".