Atalanta formato Europa League, vittoria e qualificazione in tasca
Lo scenario del ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, a fare nuovamente da cornice a questa Atalanta europea versione 2017/2018. Dopo il successo contro l’Everton e il pari contro il Lione in Francia, i bergamaschi di Gasperini hanno vinto con il punteggio di 3-1 contro i ciprioti dell’Apollon Limassol. Grande protagonista in questa serata Ilicic e Petagna. Nel complesso l’Atalanta ha espresso nuovamente, già dalle prime battute, un gioco fluido e aggressivo che nonostante il Papu Gomez non fosse in grande forma, è riuscita ad affondare più volte nella difesa cipriota, non sempre impeccabile, grazie al solito movimento degli esterni, con Spinazzola in testa e il gran lavoro da vero attaccante di Petagna (autore del gol del 2-1).
La punta bergamasca è stata sempre pronta a fare a sportellate con i centrali difensivi avversari sempre in difficoltà quando l’ex Milan si metteva tra pallone e avversario creando trame offensive a dir poco pericolose. Ma l’arma in più è stato proprio Ilicic, che dopo qualche prova opaca in campionato ha realizzato il gol del momentaneo 1-0 e un assist, esprimendo anche una prestazione pazzesca. Davvero in serata lo sloveno così come i due centrocampisti centrali sempre perfetti negli inserimenti in verticale.
La superiorità numerica creata dagli esterni
E’ senza ombra di dubbio l’arma vincente che ha fatto grande l’Atalanta nella stagione scorsa ma anche in quella appena cominciata. Prima Conti lo scorso anno, poi Hateboer quest’anno sulla destra e ancora Spinazzola sulla sinistra, dimostrano di essere i veri e propri fari del gioco di Gaseperini. Contro l’Apollon è arrivato infatti il primo gol di Ilicic proprio grazie ad un’incursione esterna di Spinazzola che, sull’out mancino, è stato bravo a ritagliarsi uno spazio importante in velocità, superare il terzino destro cipriota e mettere al centro un assist raso terra perfetto per l’accorrente tocca vincente in rete dell’ex Palermo e Fiorentina.
Un movimento, quello dell’esterno della Nazionale di Ventura, studiato e provato sicuramente più volte in allenamento che va a creare superiorità numerica nell’azione d’attacco bergamasca creando quell’imprevedibilità decisiva nel riuscire poi ad affondare sugli esterni con facilità con sovrapposizioni perfette.
Posizione strategica per Ilicic
Nel 3-4-3 di partenza che diventa 4-2-4 in fase offensiva grazie alla spinta importante dei due esterni Spinazzola e Hateboer (colpevole di non aver marcato al meglio nel momentaneo del gol dell’1-1 dei ciprioti), nella gara contro l’Apollon, a fare la differenza, è stata soprattutto la posizione di Ilicic. Un vero e proprio jolly nell’azione d’attacco dei nerazzurri bravi a servire Petagna in attacco che spesso protegge palla favorendo l’inserimento di Gomez e dello stesso Ilicic.
Lo sloveno però è stato anche bravo ad innescare l’azione d’attacco dei bergamaschi favorendo anche l’inserimento dei centrocampisti centrali Cristante e Freuler spesso perfetti nell’inserimento verticale a bucare la difesa cipriota. Ilicic ha avuto il compito di svariare liberamente su tutto il fronte d’attacco atalantino con compiti precisi: essere pericoloso sempre anche senza palla. Sono stati proprio i suoi movimenti alle spalle delle rivedibile difesa dell’Apollon ad innescare poi il primo gol dello sloveno e l’assist per il 3-1 di Freuler.
Palomino uno dei migliori in campo: che scoperta!
Prima la condizione di forma da recuperare da parte di Caldara, poi l’infortunio di Toloi, uno degli uomini di maggiore affidabilità del pacchetto difensivo atalantino, hanno favorito l’inserimento graduale ma deciso negli automatismi tattici di Gasperini del difensore Josè Luis Palomino. Contro i ciprioti ha mostrato ancora una volta quella sicurezza nell’anticipo e nella giocata decisa tipica del calciatore argentino.
Per lui, 27 anni, fisico asciutto e con grandi capacità di lettura della giocata, sono stati apprezzati anche i vari tentativi, spesso andati a buon fine, di impostare l’azione dalla retroguardia e servire spesso anche la punta Petagna sempre molto attento a coprire palla e mettersi alle spalle il difensore di riferimento e capace poi di realizzare il meritatissmo gol del momentaneo 2-1. Per lui un alto numero di passaggi riusciti nel computo delle statistiche finali della gara giocata contro l’Apollon e una percentuale di successo degli stessi passaggi pari a più del 90%. Un calciatore di totale affidabilità che sarà sicuramente decisivo nel corso di questa stagione.
Atalanta bella ma quanti gol sbagliati!
Dopo un’ora di gioco, l’Atalanta aveva già calciato nella porta del portiere cipriota Bruno Vale per ben 17 volte contro le sole 3 conclusioni dell’Apollon in cui i ciprioti erano anche riusciti a trovare il gol del momentaneo 1-1 con Schembri. Ecco, se proprio vogliamo trovare qualcosa di negativo nel gioco visto questa sera dall’Atalanta, è stato il tanto spreco di palle gol sbagliate sotto porta dai bergamaschi che dopo l’1-0 sono andati davanti alla porta della squadra cipriota diverse volte ma sbagliando davvero tanto e fallendo numerose palle importanti che hanno fatto letteralmente infuriare il tecnico Gasperini.
E come spesso accade, il famoso ‘gol sbagliato gol subito’ è arrivato presto con il pareggio shock dei ciprioti che ha fatto tanto rammaricare il pubblico prima poi dei definitivi gol vincenti di Petagna e Freuler che di fatto hanno poi chiuso la partita.
Gli inserimenti perfetti dei centrocampisti
Dicevamo di Gomez, Ilicic e Petagna che in attacco sono stati bravissimi a svariare più volte su tutta la linea offensiva, capaci di innescare sulla corsa i cross di Hateboer e Spinazzola lungo l’out destro e sinistro. Ma l’arma vincente di questa staordinaria Atalanta non è stato solo il bel gioco visto partire dai piedi del numero 10 argentino o dello sloveno, ma anche dai due centrocampisti: Freuler e Cristante (poi sostituito da De Roon).
Già perchè proprio loro due sono stati spesso gli uomini che hanno messo paradossalmente più in difficoltà la difesa cipriota grazie ai loro inserimenti vincenti e imprevedibili in verticale che non hanno mai trovato pronta la difesa del Limassol. Movimenti a pendolo che hanno portato poi al gol della tranquillità, quello del 3-1 realizzato da Freuler, arrivato proprio grazie ad un movimento preciso dello svizzero che ha seguito l’azione partita dai piedi del ‘Papu’ ricevendo poi lo scarico della palla di petto da Ilicic che ha così messo davanti al portiere l’ex Lucerna bravo ad incrociare il destro alle spalle di Bruno Vale.