Atalanta, al via i lavori per il nuovo stadio: pronto nel 2021 si chiamerà Gewiss Arena
In finale di Coppa Italia, in piena corsa per un piazzamento Champions League e dal 2021 con uno stadio nuovo di zecca. L'Atalanta cresce e si allarga a vista d'occhio: in campo, in società e anche in città. Dopo aver acquistato l'Atleti Azzurri d'Italia nell'ottobre 2017, e aver presentato presentato e firmato con il Comune il progetto per il restyling dell'impianto nel gennaio scorso, il club bergamasco è dunque pronto per l'inizio dei lavori.
I tempi di consegna del nuovo stadio
La ristrutturazione dello stadio della Dea, è stata al centro della conferenza stampa che si è tenuta nelle scorse ore a Bergamo, nella quale la società di Percassi ha illustrato i tempi e le modalità dei lavori che, nell'estate del 2021, consegneranno alla città un impianto con una capienza maggiore (si passerà dagli attuali 21.700 a 23.370). "Il 30 aprile ci sarà il via ai lavori di smantellamento di sottoservizi e impianti della Curva Pisani, il 7 maggio procederemo con la demolizione", ha spiegato il direttore operativo dell'Atalanta e coordinatore dei lavori, Roberto Spagnolo.
Quale sarà il nome del nuovo stadio
Il settore che ospita gli ultrà nerazzurri, dopo il match con l'Udinese, verrà dunque chiuso. Da quel punto partiranno di fatto i lavori per il nuovo stadio che, secondo indiscrezioni, potrebbe chiamarsi Gewiss Arena. "Quando sarà disponibile la nuova Curva Nord? Entro il 22 settembre, ma non ci sono ancora certezze – ha aggiunto Spagnolo – 2-3 partite potrebbero essere giocate in campo neutro per favorire la stesura dei calendari, alla Lega potremmo chiedere di disputarne 2 in trasferta. L’opera complessiva sarà completata in tre anni. I costi sono intorno ai 40 milioni di euro complessivi dell’acquisito".
La felicità del sindaco di Bergamo
"È dal 1953 che sento parlare della ristrutturazione dello stadio – ha concluso Spagnolo – La Famiglia Percassi ha creduto col cuore in questo progetto e il presidente l’ha fatto perché vuole bene all’Atalanta, alla città e ai tifosi". Particolarmente raggiante anche Giorgio Gori, il sindaco della città lombarda: "È un progetto al quale abbiamo lavorato da inizio mandato convinti che fosse una buon idea tenere lo stadio in città. Non abbiamo mai mollato. E credetemi, al giorno d’oggi è più facile non fare piuttosto che operare. Questo è un regalo per i cittadini e il pubblico della Dea".