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La morte del calciatore Davide Astori

Astori, parla Francesca Fioretti: “Davide se n’è andato nel momento più felice della sua vita”

Sette mesi dopo la tragica morte del capitano della Fiorentina, in un’intervista è tornata a parlare Francesca Fioretti, la compagna di Davide Astori che ha raccontato degli aneddoti sulla loro storia e ha parlato anche della loro bambina: “L’amore di Vittoria è l’unica cosa più forte del mio dolore. Devo andare avanti per nostra figlia”.
A cura di Alessio Morra
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Francesca Fioretti sette mesi dopo la morte di Davide Astori è tornata a parlare pubblicamente. La tragica scomparsa del marito ha stravolto la sua vita e quella della piccola Vittoria. In un'intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera' la Fioretti ha parlato a cuore aperto, ha raccontato del suo dolore, ha parlato della figlia e soprattutto dello sfortunato capitano della Fiorentina: "Quando Davide se n'é andato era nel momento più felice della sua vita. C'era una vita possibile per me e per lui, ora ce n'è un'altra che non ho scelto. Ma devo andare avanti per Vittoria, sa che papà non tornerà ma lo abbiamo collocato in un luogo immaginario in cui è felice".

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Il giorno successivo alla morte di Astori, la Fioretti portò a scuola la piccola Vittoria, perché non voleva che la piccola perdesse la routine quotidiana:

Il 5 Marzo ho accompagnato Vittoria a scuola e sono andata dalla psicologa dell’infanzia. Ho voluto mantenere la routine quotidiana di sempre. Nemmeno la cosa più tragica che poteva mai accadermi doveva destabilizzarla. Non devo vivere il mio dolore attraverso di lei, non deve vedermi triste né disperata. La sua serenità dipende dalla mia. Davide, per quanto io stia male, non deve diventare un tabù, qualcosa di cui non si può parlare. Vittoria sa che lui non tornerà, ma lo abbiamo collocato in un luogo immaginario in cui è felice. Il vuoto che ha lasciato Davide non ci deve inghiottire. Devo fabbricare le ali con le quali Vittoria possa volare nella vita.

Francesca Fioretti ha parlato tanto della figlia, Vittoria, che le dà la forza di andare oltre il dolore per la drammatica morte di Astori.

Io e lei insieme sapremo colmare il vuoto che si è creato riempiendolo con tutti i ricordi e le immagini di noi e del breve ma intenso periodo che abbiamo condiviso. Questo penso sia l’unico regalo e l’unico modo con cui posso accompagnarla nel futuro. Quando ora l’addormento la sera, vedendola serena, sento che sto facendo le cose giuste e mi impegno perché il vuoto non sia il riflesso dei miei pensieri. Non è un dovere. È l’augurio che io faccio a me stessa: potermi ancora meravigliare della vita e farmi sorprendere dalle emozioni. Lo vorrei per me e, di riflesso, per Vittoria perché so che sarebbe anche la miglior cosa per lei. L’amore di mia figlia è l’unica cosa più forte del mio dolore.

Una bella foto di Francesca e Davide.
Una bella foto di Francesca e Davide.

Francesca Fioretti ha anche raccontato tanti momenti intimi della sua vita con Astori, ha parlato anche di quando si sono conosciuti, dei viaggi fatti assieme e ha raccontato un aneddoto sulla piccola Vittoria:

Ci siamo conosciuti a una festa, ci legava la passione per i viaggi. Siamo andati in India, in Nepal, in Perù, in Giappone. Sembravamo due adolescenti, fra treni e autobus. Dopo un controllo fatto in Perù ci dissero che avevamo perso la nostra bambina e invece, tornati a Roma, abbiamo scoperto che andava tutto bene. In quel momento Davide si convinse che era femmina. E per questo decidemmo di chiamarla Vittoria. Prima del viaggio in Perù scoprii di essere incinta. Dopo un controllo fatto lì ci dissero che avevamo perso la nostra creatura e invece, tornati a Roma, abbiamo scoperto che non si era mossa, era lì ad aspettarci. Davide allora si convinse che era femmina. “Se è così forte, non può che essere una bambina”. E per questo decidemmo di chiamarla Vittoria.

La Fioretti è stata sincera, ha parlato del suo stato d'animo, delle sue emozioni e apertamente ha detto che se non avesse avuto la bambina avrebbe cercato di gestire in modo diverso il dolore:

Io guardo Vittoria e so che il mio dovere è trasmetterle serenità e felicità, in questo caos. Ogni tanto penso che senza di lei forse avrei potuto gestire più facilmente il mio dolore. Sarei andata lontano, dove nulla mi riportava nel gorgo, ma sono disposta a sostenere il peso del dolore perché se non avessi incontrato Davide non ci sarebbe stata la gioia del nostro amore che ha reso possibile che lui si realizzasse e completasse come uomo e come padre. Se ne è andato, ma era nel momento più pieno e felice della sua vita, e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre.

Davide Astori è morto il 4 marzo scorso a Udine.
Davide Astori è morto il 4 marzo scorso a Udine.
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