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Astori, al minuto 13 di Udinese-Fiorentina il tributo della Dacia Arena

La squadra di Stefano Pioli è tornata a Udine dopo quasi dodici mesi dalla morte del suo capitano, scomparso poche ore prima di Udinese-Fiorentina nella sua camera d’albergo. Al minuto 13, numero di maglia del difensore viola, la Dacia Arena ha omaggiato Davide Astori con un lungo applauso e dal settore ospiti è partito il coro: “C’è solo un capitano”. Pioli: “Ci manca tanto”.
A cura di Vito Lamorte
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Al 13′ della gara tra Udinese e Fiorentina il pubblico della Dacia Arena ha omaggiato Davide Astori, il capitano della squadra viola che è scomparso proprio nella città friulana il 4 marzo del 2018 a poche ore prima del fischio d'inizio della partita. Sono passati undici mesi dalla quella terribile tragedia e oggi i ragazzi di Stefano Pioli sono tornati a Udine e il loro pensiero non poteva che andare al loro capitano. Erano già tornati per recuperare la gara il 3 aprile dello scorso anno ma a distanza di quasi dodici mesi la sua mancanza si fa sentire ancora di più.

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Il calciatore lombardo è stato omaggiato con uno striscione nel settore ospiti, "Ciao Davide", e con una bandiera che recava impresso il numero 13, ormai entrato nel linguaggio dei segni comuni della società toscana. Al 13esimo del primo tempo tutto lo stadio ha ricordato Astori con un applauso commosso e sentito mentre l'intero settore ospiti ha iniziato a cantare "C'è solo un capitano". Il tributo ad un ragazzo rimasto nei cuori di tutta la squadra e del suo allenatore, Stefano Pioli, visibilmente commosso in panchina al momento dell'applauso ma questa vicenda ha toccato da vicino tutto il calcio italiano.

Pioli: Davide ci manca tanto

La partita è finita 1-1, in virtù delle reti di Stryger Larsen e di Edimilson, anche se, come ha ammesso Stefano Pioli ai microfoni di DAZN dopo la gara, oggi era impossibile non pensare a Davide Astori:

 "Non siamo riusciti a concludere la settimana perfetta. Già da ieri tutti i ragazzi e io abbiamo vissuto nuovamente questa situazione, è impossibile non rivivere dentro di noi quella giornata. Non fa altro che riaprire questa ferita, è una cosa molto particolare, mi auguro che Davide sia orgoglioso di noi, ci manca tanto e manca molto anche a me. Ma è con noi. È la cosa più importante.

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