Assist, grinta, gol: Icardi secondo solo a Messi e Suarez
Essere un attaccante nel calcio contemporaneo non è un mestiere facilissimo. Da risolutore ad assistman, da riferimento offensivo a primo difensore, infatti, i compiti per le punte 2.0 (impiegate molto spesso da sole in moduli come il 4-1-4-1 o il 4-2-3-1) non sono affatto semplici. Come non è per niente facile reperire calciatori con queste caratteristiche in grado di caricarsi il pacchetto offensivo sulle spalle e prendersi le giuste responsabilità. Eppure, in Europa, Maurito Icardi è uno di quelli che hanno nel proprio dna, oltre al killer istinct, tutte queste qualità che ne fanno uno degli interpreti più decisivi dell'Inter non solo dal punto di vista realizzativo ma anche in termini di dialoghi con i compagni ed assistenze importanti per il resto della squadra. In questo contesto quindi, vediamo i giocatori più forti e completi del Vecchio Continente capaci di abbinare gol, lavoro d’area e assist a raffica.
Bomber e talento purissimo: Lionel Messi
In prima posizione, non proprio nelle vesti del bomber o del classico "panzer", troviamo il 10 del Barcellona Leo Messi. Il fenomeno azulgrana, infatti, prendendo in esame solo le prestazioni nella Liga mette insieme uno score di 34, un semplice coefficiente che somma le reti segnate (25 su 25 gare giocate) e gli assist (9) messi a referto finora in stagione. Un ruolino impressionante che mostra ancora una volta come, specie con il contestuale momento non proprio straordinario del suo “rivale” CR7 (a digiuno in Champions da settembre), l’asso argentino sia il calciatore più forte e determinante d’Europa con il suo zampino in ben 34 segnature, sulle 81 totali, del suo Barça.
Luis Suarez un Pistolero da 21 colpi in stagione
A comporre una coppia, anzi un tridentazo vincente per i fortunati spettatori del Camp Nou ci pensa poi l’uruguaiano Luis Suarez. L’ex Liverpool, infatti, insieme con il 10 Messi e l’11 Neymar compone il tridente più prolifico d’Europa (54 gol nella Liga) per merito anche del suo contributo che, finora ed il tassametro corre, consta di 21 gol e 10 assist vincenti senza contare le 3 reti ed i 4 passaggi chiave in Champions. Una punta moderna, completa, a tutto campo che, oltre a finalizzare, per merito dei suoi colpi, della sua visione di gioco e della sua tecnica sopraffina riesce a mandare spesso e volentieri i propri compagni in porta. Un lusso dal valore di 90 milioni di euro, un’arma straordinariamente efficace, da usare contro tutti, Juventus compresa.
Mauro Icardi, il presente e il futuro dell’Inter
Sul terzo gradino del podio, invece, troviamo un altro sudamericano: l’argentino dell’Inter Mauro Icardi. Il capitano dei nerazzurri, peraltro uno di quelli che segna il 35% del fatturato complessivo della propria squadra, si ferma, si fa per dire, a quota 29 frutto della combinazione fra le 20 reti marcate ed i 9 passaggi vincenti verso i propri compagni di squadra. Una punta, lui sì fisica e muscolare, capace di dare battaglia nei duelli aerei, chiamare il primo pressing ma anche colpire con estrema facilità e ferocia sotto porta. Un attaccante giovane, moderno e dal grande carattere che, con la forza economica del gruppo orientale Suning, potrà riportare ai recenti fasti la compagine meneghina.
Edinson Cavani, una vita da cannoniere
Ai piedi del podio il calciatore del PSG di Emery Edinson Cavani, di professione bomber di successo. Un mestiere appreso in Campania, a Napoli, quando, dopo un avvio di carriera da esterno offensivo o da seconda punta l’ex tecnico dei partenopei Mazzarri lo mise al centro dell’attacco. Pronti via ed il Matador cominciò la sua inarrestabile ascesa fino alla platea del Parco dei Principi e agli euro degli arabi. Un impiego che svolge con estrema competenza e che, in una sola stagione da punta centrale senza l’ingombrante figura dello svedese Ibrahimovic, ha portato l’uruguaiano a quota 28 con 27 gol totali in Ligue 1 ed 1 solo, dicasi 1 assist. Insomma, il bottino parla chiaro: attaccante moderno sì ma con una propensione, e che propensione, a gonfiare le reti delle avversarie in giro per la Francia e, perché no, d’Europa (8 gol in Champions League).
Alexis Sanchez, un uomo a tutto campo
Esterno a sinistra in un 4-2-3-1 o punta centrale nel medesimo scacchiere tattico di Wenger Alexis Sanchez dal Cile ha dimostrato, ancora una volta, una cosa: all’Arsenal è indispensabile. E sì perché l’ex Barcellona è, in pratica, mezzo attacco dei Gunners con il forte attaccante sudamericano capace di incidere in 28 gol (18 reti più 10 assist) sui 56 sin qui siglati da Giroud e compagni. Uno dei pochi a dare tutto in campo ed a salvarsi in una delle stagioni più brutte dei londinesi che, malgrado le prestazione del proprio numero 7, sono stati eliminati dalla Coppa Campioni dal Bayern Monaco e, dopo lo scivolone contro il West Bromwich Albion, sono finiti al settimo posto. Bufera a parte però, Sanchez potrà consolarsi con le sue prestazioni individuali, almeno lui in questo momento è al top in Europa per costanza di rendimento, gol e assist: chi si accontenta gode.