Asensio decisivo e CR7 ancora da record nel Real. Psg: Rabiot c’è, Verratti no
Lo scenario magico del ‘Santiago Bernabeu’, i tridenti stellari in attacco. L’alta nobiltà del calcio europeo, Madrid e Parigi, si sono sfidati in un ottavo di finale dalle mille emozioni. Tra Real Madrid e Psg, il match è terminato con il punteggio di 3-1 in favore dei Blancos grazie ai gol di Cristiano Ronaldo (doppietta) e Marcelo. Nel mezzo l'iniziale vantaggio dei parigini ad opera di Rabiot. Due squadre che in campo totalizzano una quota di stipendi totale pari a 630 milioni di euro, un dato, questo, che sicuramente non poteva non significare qualcosa in fatto di campioni in mezzo al campo.
Una gara giocata subito alla pari dalle due squadre con i ‘Blancos’ che però sono partiti subito forte grazie alla velocità di Cristiano Ronaldo e la fantasia di Isco con Bale, a sorpresa, inizialmente in panchina. Dall’altra parte Emery non poteva far altro che affidarsi al talento, la freschezza e l’esperienza del suo attacco spettacolo formato da Cavani, Mbappè e Neymar opponendo al 4-3-1-2 della squadra di Zidane, il suo rodato 4-3-3 che gli sta facendo trovare equilibri sia in Ligue 1 che in Champions. Tra i migliori in campo sicuramente Cristiano Ronaldo, uno dei più ispirati, così come Asensio, a tratti imprendibile. Tra i peggiori in campo Isco, da incubo la sua gara. Andiamo dunque a vedere i top e i flop di questo Real Madrid-Psg.
I migliori al ‘Bernabeu’
Gol e altro record per Cristiano Ronaldo
Doppietta e gol numero 116 in Champions League, undicesimo in questa edizione 2017/2018 e il riscatto totale da tutti coloro i quali pensavano che il calo del Real in Liga fosse dovuto anche ad un Cristiano Ronaldo calato nettamente. Ma quando si accendono le luci della Champions, CR7 sembra trasformarsi ed accendersi, proprio come questa sera, quando in maniera fredda e decisa si è presentato sul dischetto del rigore realizzando il gol del momentaneo 1-1 nella prima frazione.
Ma oltre all’importanza del gol, fondamentale in chiave qualificazione, quella marcatura dal dischetto, rappresenta per il #7 dei ‘Blancos’ il gol numero 100 (poi diventato 101) in Europa con la maglia del Real Madrid. Unico calciatore ad aver raggiunto questo singolare primato. Basti pensare che Messi, al momento, è fermo a quota 97. Non contento, nonostante un secondo tempo opaco, si fa trovare pronto su una ribattuta errata di Arèola che gli consente di insaccare in rete il gol del 2-1. Numeri, dati, statistiche, che fanno emergere ancor di più il valore assoluto di questo calciatore che è stato messo anche in discussione nel corso delle ultime settimane.
Rabiot mette a tacere il ‘Santiago Bernabeu’
E dire che la sua partita, fino al momento del gol, non era stata poi così esaltante. Ma la soddisfazione di andare in rete nel tempio del ‘Santiago Bernabeu’, farebbe esaltare chiunque, soprattutto un giovanotto come Adrien Rabiot, arrivato alla sua 22esima marcatura con la maglia del Psg. La sua marcatura, che ha sbloccato la gara nella prima frazione, è stato frutto della costanza da parte del centrocampista francese di spingersi sempre nelle azioni d’attacco parigine a supporto del tridente d’attacco dei ragazzi di Emery.
Proprio sull’asse Mbappè (assist), Cavani (velo) e Neymar (mezza deviazione), sul pallone smistato fuori area, si è fiondato proprio il calciatore più conteso sul mercato da mezza Europa che ha realizzato un gol fondamentale in chiave qualificazione. E’ riuscito bene a mantenere vivo un centrocampo che spesso, con Lo Celso e Verratti, aveva sempre bisogno di una mano a causa della fisicità di Casemiro e dei movimenti sempre imprevedibili di Isco. Rabiot assolutamente uno dei migliori in campo.
Asensio è il jolly di Zidane
Praticamente la partita l’ha decisa lui. Zidane lo lancia nella mischia al posto di Isco e il giustiziere della Juventus nella finale di Cardiff non si fa trovare impreparato. Un assist a Marcelo per il gol del 3-1, un mezzo passaggio al centro a Cristiano Ronaldo per il gol del 2-1 ed ecco che Marco Asensio in poco meno di 10 minuti diventa l’eroe di questo Real Madrid-Psg.
Scatenato lungo l’out sinistro, il fenomeno spagnolo è stato in grado di dare una marcia in più all’azione dei ‘Blancos’ a cui, fino a quel momento, mancava proprio quel guizzo che desse imprevedibilità alle azioni d’attacco. Zidane c’ha messo un po’ ad inserirlo, ma fortunatamente, a uno come lui, basta davvero poco per rendersi decisivo anche in partite fondamentali come un ottavo di Champions League contro una squadra organizzata e fino a prima del suo ingresso perfetta, come il Psg.
I flop di Real Madrid-Psg
Lo Celso e Verratti non brillano
Un’ammonizione nella prima frazione che ha provocato un calcio di punizione importante e pericoloso a favore del Real Madrid (spedito poi alto da CR7), il fallo che ha causato il rigore realizzato poi dallo stesso Cristiano Ronaldo per il gol dell’1-1. La partita di Lo Celso non è stata poi così esaltante. Anzi, verrebbe quasi da definire altalenante, in cui si faceva notare spesso per errori banali o giocate da grande calciatore. Certo, la sua non può considerarsi una bocciatura vera e propria, anche perchè il Psg ha giocato davvero in maniera perfetta per tutti i 90 minuti, ma semplicemente ci saremmo aspettati qualcosina in più da questo calciatore anche e soprattutto in termini di personalità.
Spesso ha messo in difficoltà anche lo stesso Verratti che ha dovuto ricorrere più volte a falli strategici per coprire i troppi spazi lasciati vuoti dallo stesso Lo Celso che non ha assolutamente tempi di interdizione. Ma anche per l'ex centrocampista del Pescara non è stata poi una partita così positiva. Tanti infatti sono stati i palloni persi anche per lui che non è stato in grado di far cambiare passo alla manovra offensiva dei francesi, sempre troppo dipendenti dalle intuizioni di Neymar.
Mai visto in campo Benzema
Gli applausi che hanno accompagnato l’uscita dal campo di Benzema, in realtà, non erano per il francese, ma per il ‘Galles Express’, ovvero quel Gareth Bale escluso a sorpresa da Zidane. In realtà la partita della punta francese non è stata delle migliori, anzi, a tratti non si è proprio visto in campo, quasi inesistente.
Ha cercato più volte di proporsi in avanti andandosi a prendere palloni importanti da Modric, ma è stato sempre placcato da Marquinhos e Kimpembe che non gli hanno praticamente mai concesso un centimetro. Tutti si aspettavano che Zidane sostituisse Isco (non brillante) per lasciare in campo il tridente di sempre del Real Madrid, ma forse il tecnico francese aveva capito che per poter mettere in difficoltà questo Psg, bisognava non dare troppi punti di riferimento.
Isco esce e il Real vince
Zidane gli aveva dato la possibilità di restare in campo, preferendo far uscire prima Benzema, ma la serata di Isco non è stata per niente esaltante. Mai entrato nel vivo dell’azione nonostante nella prima frazione avesse più volte cercato di innescare nello spazio Cristiano Ronaldo, il fenomeno spagnolo, fino ad oggi 0 gol in Champions League, non ha avuto la possibilità di esprimersi al meglio soprattutto grazie al grande senso della posizione da parte dei tre di centrocampo del Psg.
Tra le linee ha provato a muoversi cercando spazi interessanti e palloni da smistare lungo le fasce, ma non ha avuto fortuna. Deludente soprattutto in fase conclusiva dove si è visto davvero raramente dalle parti di Arèola. Bocciato sicuramente e assolutamente uno dei flop assoluti di questa partita insieme a Benzema e Casemiro. Una volta sostituito con Asensio, il Real Madrid ha trovato pericolosità in attacco e soprattutto i 2 gol che gli hanno consentito di vincere la partita nel finale.