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Asamoah Gyan ricoverato per malaria

L’ex calciatore dell’Udinese e bandiera del Ghana costretto alle cure per la grave malattia scoperta alla vigilia del debutto in Coppa d’Africa contro il Senegal. La Federcazione ghanese: “Situazione sotto controllo”
A cura di Maurizio De Santis
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Asamoah Gyan, 29 anni, ex calciatore dell'Udinese e capitano del Ghana, è stato ricoverato in ospedale perché affetto da malaria. Il calciatore è sotto stretta osservazione nel nosocomio di Mongomo, centro che si trova al confine con Gabon laddove la nazionale delle ‘Stelle Nere' ha stabilito il quartier generale per la Coppa d'Africa 2015. A diffondere la notizia è stata la Federcalcio ghanese che ha ancor fornito rassicurazioni sulle attuali condizioni del giocatore: "Per fortuna la malattia è stata scoperta allo stadio iniziale e la situazione è sotto controllo. Gyan risponde bene alle cure praticategli". Cosa accadrà adesso? Intanto, Asamoah dovrà osservare assoluto riposo ed è impensabile adesso stabilire quanto potrà essere do nuovo in campo. Il Ghana, invece, farà il debutto lunedì nel torneo continentale nella sfida contro il Senegal.

La morte degli amici, le accuse di omicidio e magia nera. Periodo durissimo per Asamoah Gyan, che pochi mesi fa venne messo nel mirino per accuse pensatissime e relative a un episodio accaduto a luglio dell'anno scorso, quando perse la vita – in un incidente avvenuto in circostanze poco chiare – il suo amico d'infanzia e rapper Theophilus Tagoe (alias Castro). Avvenne tutto ad Accra, durante una gita sul Lago Volta:  una ragazza, fidanzata del musicista, cadde dalla moto d'acqua e affogò. Nel tentativo di salvarla, morì anche Castro mentre Gyan e suo fratello Baffour riuscirono a salvarsi. I cadaveri di Castro e della ragazza non sono mai stati ritrovati, particolare che ha alimentato sospetti nei confronti proprio del calciatore. "Siamo rimasti sconvolti che qualcuno possa avere diffuso voci del genere – disse allora Gyan in un comunicato -. Non abbiamo alcuna responsabilità, né morale né legale, per la tragedia accaduta".

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