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Articolo 12 del regolamento: perché in Inter-Juve Orsato ha espulso Vecino e non Barzagli

L’arbitro Orsato è al centro della polemica per le decisioni prese in Inter-Juventus. Ma per l’intervento di Vecino su Mandzukic ha ravvisato (col VAR) condotta violenta mentre per Barzagli su Icardi solamente una condotta antisportiva senza la volontarietà di far male all’avversario.
A cura di Alessio Pediglieri
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Inter-Juventus è stata una straordinaria partita, emozionante fino al 90′ con un doppio ribaltone che ha favorito nel finale i bianconeri. Sono stati gli uomini di Allegri a festeggiare il successo: avanti 1-0 sono stati rimontati 2-1 per poi vincere 3-2. Gol, autoreti, espulsioni, spettacolo. Ci sono stati gli ingredienti giusti per far sì che il derby d'Italia che doveva decidere tricolore e Champions rispettasse le attese. Anche con quel pizzico di polemica che non guasta mai, arrivata per le decisioni di Orsato, decisamente insufficiente nei primi 45 minuti di gioco.

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Gol, spettacolo e cartellini

Il direttore di gara, infatti, ha condizionato l'incontro con la decisione di espellere Vecino per fallo su Mandzukic quando la partita si era appena aperta a favore dei bianconeri con gol di Douglas Costa. Inter in 10 – tra le proteste – e in difficoltà ma in grado di recuperare il match e tenerlo aperto. Le critiche ad Orsato, però non sono finite visto che nella ripresa tutti hanno gridato al rosso diretto anche per Barzagli che è intervenuto duramente su Icardi, rimediando solamente un ‘giallo'.

Due falli evidenti, per alcuni aspetti anche simili per scompostezza e pericolosità ma che hanno visto Orsato prendere due decisioni differenti. Perché? In gioco è entrato l'articolo 12 del regolamento del calcio e la conseguente interpretazione dell'arbitro. Per capire meglio è il caso di riportare cosa dice la regola e come l'ha utilizzata il direttore di gara

Perché Orsato non ha espulso Barzagli

Le sanzioni disciplinari che vengono interpretate come falli passibili di ammonizione devono avere caratteristiche precise che vengono elencate dal regolamento. In pratica, un calciatore deve essere ammonito con il cartellino giallo quando commette una delle seguenti infrazioni:
a) si rende colpevole di comportamento antisportivo;
b) manifesta dissenso con parole e gesti;
c) trasgredisce ripetutamente le Regole del Giuoco;
d) ritarda la ripresa del giuoco;
e) non rispetta la distanza prescritta quando il giuoco viene ripreso con un calcio d’angolo, una rimessa
laterale, un calcio di punizione;
f) entra o rientra nel rettangolo di giuoco senza il permesso dell’arbitro o infrange la procedura della sostituzione;
g) abbandona deliberatamente il rettangolo di giuoco senza il permesso dell’arbitro.

Nel caso di Barzagli per l'intervento scomposto su Icardi, Orsato ha ravvisato semplicemente una condotta antisportiva, nessuna condotta violenta deliberatamente rivolta all'avversario.

Le conseguenze dell'intervento di Vecino sulla gamba di Mandzukic
Le conseguenze dell'intervento di Vecino sulla gamba di Mandzukic

Perché Orsato ha espulso Vecino

Per l'intervento precedente di Vecino, il discorso era differente. Orsato – regolamento alla mano – ha punito l'intervento del nerazzurro con il cartellino rosso perché ha commesso le prime due delle seguenti infrazioni:
h) si rende colpevole di condotta violenta;
i) si rende colpevole di un fallo violento di giuoco;
l) sputa contro un avversario o qualsiasi altra persona;
m) priva la squadra avversaria di una rete o di una evidente opportunità di segnare una rete, toccando
deliberatamente il pallone con le mani. Questo non si applica ad un portiere all’interno della propria
area di rigore (condotta gravemente sleale);
n) priva di una evidente opportunità di segnare una rete un avversario che si dirige verso la porta opposta,
mediante un fallo punibile con un calcio di punizione diretto o un calcio di rigore (condotta gravemente
sleale);
o) usa un linguaggio offensivo, ingiurioso o minaccioso;
p) riceve una seconda ammonizione nella stessa gara.

Il ‘caso' Pjanic su Rafinha

A far da contraltare però c'è anche un terzo ‘caso' da valutare regolamento alla mano. Se Vecino ha ricevuto il ‘rosso' per condotta violenta (richiamato dal VAR) e se Barzagli è stato giudicato semplicemente un'entrata antisportiva da punire col ‘giallo', nell'impatto Pjanic-Rafinha sarebbe potuto intervenire ancora la moviola a bordo campo. Perché il bianconero arriva in modo scomposto e con un violento fallo di gioco sul nerazzurro, colpito sia al costato che al volto. In questo caso, Pjanic (nemmeno ammonito) avrebbe potuto subire il rosso diretto.

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