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Arsenal, il calvario senza fine di Cazorla: lo spagnolo si ferma ancora

Chi si aspettava di rivedere in campo in gennaio il centrocampista spagnolo, sarà rimasto certamente deluso. Il giocatore, attraverso Twitter, ha infatti comunicato di aver subito una nuova operazione al tendine del piede destro.
A cura di Alberto Pucci
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Il tunnel di Santi Cazorla è ancora lungo e buio. Per il 32enne centrocampista spagnolo, la fine dell'incubo e la classica luce sono ancora lontani. Il giocatore dell'Arsenal, che ha subito otto operazioni e un trapianto di pelle, ha infatti informato tutti i suoi tifosi che dovrà posticipare ancora il suo rientro in campo. Lo ha fatto attraverso un tweet pubblicato sul suo profilo ufficiale.

"A causa di un nuovo fastidio al tendine, che avevo trascinato negli ultimi giorni, devo di nuovo entrare in sala operatoria. Devo rimandare la data del ritorno, però mantengo l'entusiasmo e la motivazione per tornare a godere della mia grande passione: il calcio". Per lo sfortunato giocatore dei "Gunners", che nel suo curriculum ha anche 78 presenze e 14 gol con la maglia delle "Furie Rosse", si tratta dell'ennesimo stop dopo essere rimasto fuori per più di un anno.

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I casi del "fenomeno" Ronaldo e di van Basten

La nona operazione al suo piede, che ha rischiato addirittura la cancrena, allunga dunque i tempi di recupero e il suo rientro sul terreno di gioco. L'ultima partita del giocatore di Arsene Wenger, risale addirittura al 19 ottobre 2016, quando o l'Arsenal ha affrontato il Ludogorets in Champions League. Da quella data, l'infenzione della pianta plantare lo ha costretto ad un calvario lunghissimo fatto di molte operazione e anche della ricostruzione del tendine con un pezzo di pelle del suo braccio tatuato.

La sua incredibile e drammatica condizione, riporta alla memoria altri grandi campioni penalizzati da problemi fisici. Nella classifica dei più sfortunati, ci sono sicuramente il "fenomeno" Ronaldo e l'ex milanista Marco van Basten: costretti a fare i conti con infortuni molto seri e, nel caso dell'olandese, addirittura ad un ritiro anticipato all'età di 30 anni dopo molti mesi di stop e inutile speranza.

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