Argentina, Zarate volta le spalle all’Albiceleste: “Sono pronto a dire si al Cile!”

Dall'Inghilterra al Cile, passando per l'Argentina. La vita calcistica di Maurito Zarate, vecchio idolo della tifoseria biancoceleste, potrebbe ripartire dal "Paese dei tre continenti". Snobbato da Gerardo Martino, che recentemente ha reintegrato Carlitos Tevez, l'ex campione del mondo con l'Argentina Under 20, disputato in Canada nel 2007, avrebbe scelto di rendersi disponibile per la selezione cilena allenata da Jorge Sampaoli. Il giocatore, in possesso di doppio passaporto grazie alle origini del padre (nato a Calama, nel nord del Cile), sarebbe giunto a questa conclusione dopo esser stato scartato dall'attuale ct vice campione del Mondo: "Dopo aver analizzato le ultime convocazioni di Martino – ha fatto sapere il fratello procuratore, in un'intervista ad una radio argentina – Mauro ha dato la sua disponibilità alla "Roja". Meritava una chiamata per ciò che ha fatto nel Vele, ma purtroppo è chiuso da tre giocatori come Messi, Aguero e Higuain". L'ipotesi di scendere in campo con Arturo Vidal e compagni, in realtà, non è nuova. Già nella scorsa stagione, quando Zarate giocava in Argentina, qualcuno del suo entourage aveva avanzato l'idea di "tradire" la maglia argentina: idea che, però, rimase nel cassetto e non venne più presa in considerazione dall'attaccante.

Il tour di Maurito – Protagonista nella Lazio vincitrice della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana, nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010, e semplice comparsa nell'Inter 2011/2012 del trio Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mauro Zarate negli ultimi mesi era tornato in Argentina dove aveva ritrovato tranquillità e gol con il Velez Sarsfield, prima di traslocare nuovamente in Inghilterra per vestire la maglia del West Ham. Nelle prossime settimane, complice il doppio impegno amichevole della nazionale cilena contro Venezuela e Uruguay, l'attaccante potrebbe trovar posto nella "Roja" e affiancare Alexis Sanchez nell'attacco dell'undici di Sampaoli. Per il ventisettenne di Buenos Aires, dopo essere stato ripudiato da Sabella prima e da Martino poi, un'occasione da prendere al volo per poter rientrare nel grande calcio internazionale.