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Argentina, si spengono le luci dell’aereo: il Belgrano rifiuta di partire

Il club argentino, ancora scosso dalla tragedia della Chapecoense, rifiuta di partire a seguito di un guasto elettrico.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tanta paura per il Belgrano, squadra argentina che ha ancora in mente il triste ricordo della tragedia della Chapecoense, squadra brasiliana scomparsa un mese fa in un incidente aereo mentre si recava in Colombia per disputare la finale d'andata della coppa sudamericana, poi assegnata postuma proprio al club carioca. Un ricordo ancora troppo vivo, e che ha fatto sì che il Belgrano rifiutasse di partire in aereo a seguito di un guasto tecnico al velivolo che avrebbe dovuto condurli a destinazione.

Il club argentino della città di Cordoba, dove militano tra gli altri anche l'ex di Porto e Fiorentina Mario Bolatti, l'ex-Anderlecht Matias Suarez e l'ex della Dinamo Mosca Leandro Fernandez, tutti tornati in patria dopo le esperienze in Europa, si stava recando in Cile per un triangolare amichevole, ma prima del decollo le luci dell'aereo di sono improvvisamente spente a causa di un guasto elettrico, poi prontamente riparato dai tecnici. Ma la paura dei calciatori è stata tale, ripensando anche alla tragedia della Chapecoense, che la squadra ha preferito scendere dall'aereo e rinunciare al viaggio verso il Cile.

"L'aereo si era completamente spento, non c'era luce e le turbine hanno smesso di girare", ha raccontato uno dei calciatori del Belgrano intervistato dal quotidiano sportivo argentino Dia a Dia, "poi cinque minuti dopo è arrivato uno di quei trattori che danno l'energia elettrica e si è riattivato tutto. Ma a quel punto abbiamo pensato che sarebbe potuto capitare anche una volta che ci fossimo trovati in movimento, e così abbiamo preferito scendere dall'aereo", ha concluso il calciatore, visibilmente scosso. La tragedia della Chapecoense, insomma, è rimasta ancora impressa nelle menti dei calciatori non solo brasiliani, e così ora la paura, e la prudenza, la fanno da padrone.

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