Argentina, 6-1 al Paraguay. In finale di Copa America sfiderà il Cile
Dirompente quando attacca, irriconoscibile quando subisce il gioco degli avversari. L'Argentina del ‘Tata' Martino conquista la finale di Copa America battendo 6-1 il Paraguay: ad attenderla ci sarà il Cile che sognava un match del genere per alimentare i sogni di gloria nell'anno in cui il torneo si gioca in casa. E poi c'è Vidal che di fronte si troverà ancora una volta Messi, Mascherano che a Berlino alzarono la Champions e lui, adesso, ambisce a fare altrettanto davanti al pubblico amico. Quattro gol ma non inganni il risultato perché la Seleccion ha rischiato di rovinare tutto quando, al doppio vantaggio e con il Paraguay che perde pezzi per infortunio, concede alla squadra di Diaz il gol che riapre la partita. Speranze di rimonta che durano lo spazio dell'intervallo, al rientro in campo l'uno-due di Angel Di Maria chiude il match e per l'Albiceleste – nonostante le solite sbavature – è pura accademia. Aguero e Higuain arrotondano il risultato.
Primo tempo
Fase di studio, schermaglie iniziali: Argentina e Paraguay si pungolano con azioni di disturbo ma non affondano ancora i colpi nel timore di prestare il fianco al contropiede. La prima palla gol del match la costruisce la squadra di Diaz al 6′, con Haedo Valdez che da buona posizione calcia rasoterra ma a lato. L'Albiceleste stenta a carburare, complice l'atteggiamento tattico e l'approccio alla gara degli avversari per nulla intimoriti dalla forza della Seleccion.
Tre ammoniti nel giro di tre minuti. Rojo, Caceres e il laziale Lucas Biglia (nessuno di loro a rischio squalifica) finiscono sul taccuino dell'arbitro brasiliano Sandro Ricci che, inflessibile, prova a spegnere così sul nascere focolai di nervosismo e tentativo d'incattivire il match. E ci riesce perché da quel momento l'agonismo che sembrava esasperato rientra nei ranghi.
Acuto di Pastore, gol di Rojo poi ‘el flaco' manca il raddoppio. Capita al 10′, su ripartenza orchestrata da Biglia che innesca Zabaleta. L'esterno del City trova la profondità e crossa a rientrare verso Pastore: l'aggancio del ‘flaco' non è perfetto, la girata a rete non crea problemi. Pochi minuti dopo (15′) è Rojo a sbloccare il match che sfrutta alla perfezione un assist perfetto di Lionel Messi su punizione. Gara tutta in salita per il Paraguay che accusa il colpo e rischia di ritrovarsi al doppio svantaggio quando, a causa di un errore in mediana, la Pulce recupera palla e avvia il contropiede. Palla a Pastore che calcia di prima intenzione ma Villar devia di stinco.
Distrazione fatale, Albiceleste in bambola. Un pasticcio incredibile in difesa (43′) consente al Paraguay di rientrare in partita. Lucas Barrios (3° gol in Copa America) buca per vie centrali l'Argentina e fa secco Romero con un diagonale preciso. Tutto nasce dal mancato intervento di Pastore che in mediana si lascia sovrastare da Bruno Valdez: il colpo di testa trova spiazzata la retroguardia e per l'attaccante è (quasi) un gioco da ragazzi accorciare le distanze. Che fine ha fatto l'Argentina? Sembra scomparsa dal campo al punto che Bobadilla manca d'un soffio il 2-2 nel finale di frazione.
Uno-due micidiale, il Paraguay cede di schianto. Succede tutto in breve tempo: Diaz è costretto a sostituire Gonzalez (infortunato) con Bobadilla, l'Argentina ne approfitta e Pastore raddoppia per l'Argentina (27′) con un perfetto rasoterra approfittando del momento di smarrimento degli avvesari. E' la fase peggiore del match per il Paraguay che, poco dopo, perde anche l'attaccante Roque Santa Cruz (pure lui finito ko per problemi muscolari). La Seleccion ha la strada spianata verso la finale con il Cile.
L'Argentina ha il controllo totale della sfida. Mascherano spadroneggia a centrocampo, Aguero fa molto movimento e porta a spasso i marcatori, le incursioni di Messi possono essere fermate in un solo modo… L'Albiceleste ha il match in pugno, gioca sul velluto e porta a compimento il primo tempo senza particolari affanni. Un tiro di Bruno Valdez nel finale prova a spezzare l'assedio e a tenere viva la resistenza del Paraguay che prende fiducia e accumula due calci d'angolo di fila.
Secondo tempo
Ci pensa Angel a vibrare il colpo di grazia. Avvio di ripresa, Di Maria non perdona e cala il tris che chiude virtualmente la partita. Minuto numero 46′, Pastore (ancora lui) mette lo zampino nell'azione del 3-1: il Paraguay si lascia trovare scoperto, il tocco dell'ex Palermo è delizioso e innesca il ‘fideo' che entra in area e di sinistro scaccia i fantasmi della prima frazione. Non è finita, l'Argentina adesso può affondare i colpi nella retroguardia paraguaiana e attacca in forze: al 53′ tocca a Messi saltare come birilli gli avversari, al centro sono in tre liberi dalla marcatura e quando la palla carambola sui piedi dell'ala dello United il tiro è come una sentenza.
Croce e delizia. Il risultato ormai è al sicuro, solo l'orgoglio tiene in piedi il Paraguay. L'Argentina ha un piede e mezzo in finale, dovrebbe limitarsi a controllare con ordine una mezz'ora di gioco senza affanni eppure la squadra di Martino concede palle gol per le solite amnesie tra mediana e difesa. Da centrocampo in avanti, invece, è tutt'altra musica e ‘l'albiroja' rischia la clamorosa goleada per la preponderanza dei funamboli della Seleccion.
Messi sfortunato. Il duetto con Pastore è da autentico giocoliere. Il campione blaugrana accarrezza la palla come corde d'un violino, il dribbling nei pressi dell'area paraguaiana è musica dolce, il ‘flaco' fa da sponda e lascia che l'acuto finale sia della Pulce. Tiro di collo pieno, ma il sinistro è ‘sporco' e lì a pochi passi Villar si arrangia come può.
Pokerissimo di Aguero, Higuain fa 6-1. Dieci minuti al triplice fischio, il ‘Tata' Martino dà inizio alla girandola di cambi. Fuori Mascherano, fuori anche Aguero non prima però di aver messo la propria firma in calce al tabellino della semifinale: è sua la rete del 5-1 che all'80° infligge al Paraguay un colpo pesantissimo. Il ‘Kun' esce e lascia spazio a Gonzalo Higuain, c'è tempo anche per l'attaccante del Napoli per partecipare al festival del gol: Messi quasi perde palla ma con la ‘suola' della scarpa riesce a mettere in movimento il Pipita (6-1).
Il tabellino di Argentina-Paraguay
Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Otamendi, Demichelis, Rojo; Pastore (73′ Banega), Mascherano (76′ Gago), Biglia; Messi, Aguero (81′ Higuain), Di Maria. A disposizione: Roncaglia, Pereyra, Guzman, Casco, Tevez, Lamela, Lavezzi, Marchesin. Ct: Martino
Paraguay (4-4-2): Villar, Valdez, Aguilar, Da Silva, Piris; Caceres, Ortiz; Gonzalez (26′ Bobadilla), Caceres, Ortiz, Benitez; Haedo Valdez (56′ O. Romero), Santa Cruz (30′ Barrios). A disposizione: Caceres, Samudo, Silva, Molinas, Martinez, Balbuena, Ortigoza, Aranda, A. Aguilar. Ct: Diaz.
Arbitro: Sandro Ricci (Brasile)
Reti: 15′ Rojo, 27′ Pastore, 43′ Barrios, 46′ e 53′ Di Maria, 81′ Aguero, 83′ Higuain
Note: ammoniti Rojo, Biglia (Arg.); Caceres, Da Silva, Ortiz (Par.)