Argentina, minacce di morte sui social network per Germán Denis
L'attaccante di Lanús, Germán Denis, non presenterà alcuna denuncia sulle minacce di morte che ha ricevuto attraverso i social network dopo aver segnato un goal su rigore contro l'Independiente, sua ex squadra.
Il personale della stazione Lanús 2da della Polizia di Bonaerense si è recato lunedì al centro di allenamento del Granate per parlare con l'attaccante: El Tanque ha ribadito ai militari che non avrebbe fatto la denuncia né voluto testimoniare su quell'episodio ma si sarebbe limitato a dichiarare a "bloccare i contatti da dove ha ricevuto le minacce".
Denis: A tutto c'è un limite. Questa è la nostra educazione
Secondo Noticias Argentinas, il capo della Unidad Funcional de Instrucción número 17 de Lomas de Zamora, Norma Morán, è intervenuta di propria iniziativa su queste minacce e nei prossimi giorni Denis sarà convocato per fornire informazioni sui profili che lo hanno minacciato. El Tanque ha pubblicato un messaggio arrivato sul suo account Twitter primi minuti della partita di domenica. "A tutto c'è un limite, è nella nostra educazione": questa frase ha accompagnato un post sul suo account di Instagram, dove ha messo in risalto con uno screenshot le minacce che ha ricevuto.
Denis: Sono disadattati e maleducati
"Hanno scritto che mio figlio è morto. Sono molto arrabbiato, sono disadattati e maleducati. Una parte della barra dell'Independiente non mi voleva più". Queste sono le parole usate da Denis a Radio La Red dicendo che è sicuro del fatto che una parte della tifoseria del Rey de Copas "non lo voleva più nel club". Durante le sue due stagioni con l'Independiente, Denis ha totalizzato 42 goal in 99 partite e ha portato quasi nove milioni di dollari al club quando è stato acquistato dal Napoli nel 2008.
