Argentina, Messi e Lautaro non bastano: il Venezuela asfalta la Seleccion
Dopo la disfatta mondiale, l'Argentina di Lionel Scaloni è tornata in campo al Wanda Metropolitano di Madrid, in occasione dell'amichevole con il Venezuela. Nel giorno del ritorno con la Seleccion di Leo Messi, rientrato nell'undici titolare dopo lo stop di sette mesi a seguito del flop in Russia, il commissario tecnico argentino ha però dovuto abbassare la testa di fronte alla prima figuraccia del nuovo corso dell'albiceleste.
L'Argentina ha infatti clamorosamente perso 3-1 al termine di una partita combattuta e giocata meglio dagli avversari: in gol dopo appena sei minuti di gioco con l'attaccante del Newcastle, Salomon Rondon. Nonostante la presenza di Leo Messi (il più pericoloso nel primo tempo insieme a Lautaro Martinez), i giocatori di Scaloni non sono però riusciti a raddrizzare la gara e sono rientrati negli spogliatoi sotto di due reti, dopo il raddoppio di Murillo al 44esimo.
Una sconfitta che fa rumore
Senza diversi big a disposizione (tra questi anche Angel Di Maria), e con Paulo Dybala in panchina, l'Argentina ha reagito ad inizio ripresa e riaperto la partita grazie a Lautaro Martinez: bravo a battere il portiere avversario con un sinistro preciso da centro area. Nel momento di massimo sforzo, è però arrivato il rigore di Josef Martinez a scrivere 3-1 sul tabellone del Wanda Metropolitano e a far scendere i titoli di coda sulla serata della formazione di Scaloni.
L'inatteso passo falso, arrivato contro una squadra che è 21 posizioni sotto nel ranking della Fifa, non mancherà di alimentare polemiche in Argentina e sarà un bagaglio pesante che Messi e compagni dovranno imbarcare sull'aereo che porterà i due volte campioni del mondo a Tangeri. Tra pochi giorni sarà infatti il Marocco a cercare di dare un altro dispiacere alla formazione sudamericana, nell'ultimo "test match" prima di pensare alla Copa America della prossima estate.